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Milan-Juve: la differenza della panchina. Maldini e Massara ora devono ampliare le scelte di Pioli

MILANO – “La sconfitta del Milan dopo 27 turni è una notizia ma non toglie nulla al luccichio del primato conservato. Decimato dalle assenze ha resistito fino all’ora: differenza scavata dalle risorse in panchina e dalle assenze di Pioli. Juve con Chiesa all’occhiello“. Questa l’analisi, tramite un post su Twitter, di Franco Ordine. Un’analisi in pochi caratteri, come previsto sul popolare social network, Eppure il giornalista è riuscito a spiegare la differenza tra i due team che ieri si sono sfidati a San Siro.

Il Milan dal canto suo ha cercato di essere più forte delle assenze, tante e pesanti, che hanno colpito il club di via Aldo Rossi a meno di 6 ore dal fischi di inizio di Irrati. Non deve stato facile per Pioli riorganizzare la formazione anti Juve in pochi minuti. Prendere delle decisioni che, di norma, si prendono in una settimana: “Con il solo Kessié a centrocampo chi metto? Calabria o Calhanoglu?“. Nessuno dei due è un mediano e scegliere chi spostare dalla propria zona non è come andare a cena fuori e scegliere dal menù il risotto alla milanese o una cotoletta. Ogni scelta dell’ex viola avrebbe portato ad altre conseguenze.

Calabria, adattato a centrocampo, constrasta Dybala

La Juve di Pirlo, ieri, ha giocato (forse) la miglior partita della sua stagione sebbene all’ex mediano mancassero più di qualche giocatore e certezza. La differenza l’ha fatta, alla fine, la qualità della panchina. Nel primi 62 minuti di gioco, ovvero fino al raddoppio di Chiesa, il Milan si era giocata le proprie carte. E l’aveva fatto pure bene, trovando il pareggio con Calabria a fine primo tempo. Ma analizzando i cambi Pioli ha tolto, durante il secondo tempo, Dalot, Kjaer, Calabria (autore dell’unica rete rossonera), Castillejo e Hauge per mettere Conti, Kalulu, Brahim Diaz, Daniel Maldini e Colombo. E Pirlo? L’ex metronomo della Nazionale invece ha tolto Frabotta, Chiesa (autore di due gol), Bentacur, Ramsey e Dybala. Al posto loro sono entrati Arthur, McKennie (autore del gol 3 a 1), Demiral, Bernardeschi e Kulusevski, (autore dell’assist del 3 a 1). Ecco la qualità dei cambi a disposizione alla fine hanno fatto la differenza. E in questo mercato Maldini e Massara potranno migliorare e ampliare le scelte di Pioli. >>> E intanto Elliott vuole sognare in grande, tra Champions e Scudetto: arriva il sì definitivo per tre grandi colpi a gennaio! <<<

Calabria festeggia dopo il gol.

 

Redazione Il Milanista

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