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Lotito: “Altro che Milan o Juve. Qui è un altro livello. Me l’ha detto un giocatore

MILANO – Al termine della presentazione dell’ex allenatrice delle rossonere Carolina Morace come nuovo tecnico della Lazio femminile ha parlato il Presidente della Lazio Claudio Lotito. Ecco le sue parole.

Sul contratto di Lotito – La società ha fatto una proposta e con Inzaghi c’è una grande intesa e rapporto, sul piano umano e professionale. Non penso che ci siamo problemi da parte mia e sua per proseguire questo percorso che sta dimostrando che la Lazio esiste, in termini pratici e di forza. Questa Lazio pesa in termini di organizzazione, ruolo e credibilità nazionale e internazionale”.

Inzaghi manager all’inglese, è questo il progetto? –  Il progetto è far sì che la società abbia una credibilità internazionale. Alcuni giocatori che sono arrivati hanno fatto considerazioni che mi hanno fatto sentire orgoglioso di essere presidente della Lazio perché dicono che qui non fare bene è impossibile. Quale Milan e quale Juve, mi ha detto un giocatore, qui siamo a un altro livello… Voi non avete visto la struttura e l’organizzazione che per mettere giocatori e allenatori nelle condizioni migliori per esprimersi al 100%. Attraverso tutti i supporti di carattere infrastrutturale e tecnico, per farli stare bene e avere senso e orgoglio di appartenenza. Quando deciderò di farvi fare una visita guidata vi renderete conto che quando uno entra a Formello entra in un tempio, un tempio che deve essere l’orgoglio della Lazio. Domenica Lazzari ha detto davanti a tutti che non era rigore, come fece Klose a Napoli. Noi vogliamo vincere per merito e non per scappatoie. Noi attraverso sacrificio e merito vogliamo ottenere risultati”.

Claudio Lotito e Carolina Morace

Qual è l’obiettivo della Lazio? –  Ricordate sempre che gli obiettivi si raggiungono e non si annunciano, questo è un principio fondamentale. Lo scorso anno è successo un qualcosa che ha alterato e cambiato le nostre prospettive. Ognuno deve fare il suo lavoro e quando c’è confusione di ruoli piuttosto gli obiettivi non si raggiungono. Questo è un gioco di squadra e l’unione fa la forza, tutti devono lavorare all’unisono. Avete visto Immobile contro l’Atalanta? Si è messo a disposizione della squadra e s’è comportato da campione. Così devono comportarsi tutti, i giocatori, l’allenatore e il presidente che non è esente da certi ragionamenti”. >>> E intanto Elliott vuole sognare in grande, tra Champions e Scudetto: arriva il sì definitivo per tre grandi colpi a gennaio! <<<

Il pallone ufficiale della Serie A sul prato di San Siro
Redazione Il Milanista

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