Riguardo all’attualità in chiave Milan, abbiamo intervistato in esclusiva Xavier Jacobelli, giornalista e saggista, editorialista di Tuttosport.
Un giudizio sui primi due mesi e mezzo di stagione del Milan?
“Direi giudizio ottimo. Il Milan è primo in classifica, quando tutti lo davano ormai per spacciato dopo il derby di appena un mese fa. Tra l’altro, è un cerchio che si chiude. Pioli cominciò il suo ciclo in rossonero proprio nel mese di ottobre del 2019. In appena una stagione e mezzo, ha riportato il Milan a vincere lo scudetto e, la stagione successiva, in un palcoscenico prestigioso come la semifinale di Champions League, degno della storia del club rossonero. Per cui enormi meriti vanno dati all’allenatore”.
La vittoria di Marassi ha fatto molto discutere per le decisioni arbitrali correlate…
“Innanzitutto onore e merito al Genoa e a Gilardino, che ha riportato i liguri in Serie A non appena approdato in panchina, con pochi mesi a disposizione, da tecnico della Primavera. Il gol di Pulisic? Ha deciso l’arbitro di campo. La versione fornita è che non vi fossero immagini a disposizione del Var che secretassero con certezza il tocco di mano. I connotati della discussione sono gli stessi di una stagione fa, sul gol annullato alla Juventus contro la Salernitana nel settembre 2022”.
A proposito di Juve: ora il Milan affronterà proprio i bianconeri, privi di due pilastri fondamentali come Maignan e Teho Hernandez…
“Sono due giocatori di fondamentale rilievo ed è veritiero. Però Sportitello ha dimostrato di essere un secondo di livello eccellente. Teho Hernandez? Pioli ha un repertorio tecnico e tattico sufficiente per poter affrontare la Juve anche senza di lui”.
È decisiva in chiave scudetto?
“No, perché non saremo nemmeno a metà della stagione. È sicuramente una partita molto importante, ma l’annata è veramente troppo all’inizio per sbilanciarsi in tema scudetto”.
Ha il sentore che il Milan possa passare il girone di Champions, nonostante i soli due punti dopo altrettante partite?
“Intanto sono state due partite in cui il Milan ha avuto un sacco di occasioni da gol, creando davvero tantissimo. Saranno decisive le due partite con il Psg di Donnarumma, contro cui i rossoneri hanno tutte le carte in regola per giocarsela. Non sottovaluterei comunque il pareggio contro il Borussia Dortmund, che deteneva record di imbattibilità interni importanti”.