L’attualità in casa Milan tra mercato e previsioni future. In riferimento a ciò, abbiamo intervistato telefonicamente in esclusiva Thomas Helveg, ex giocatore del Diavolo tra il 1998 e il 2003.
Come commenti il mercato del Milan?
“È stato particolarmente intenso e significativo. Nello specifico non saprei entrare perché sono stato molto impegnato, però è innegabile che la squadra sia stata rinforzata”.
Ci sono tanti giocatori nuovi. C’è il rischio che il Milan incomba in una stagione di transizione?
“Transizione? E perché? Quando una squadra viene costruita con qualità, come mai non pensare allo Scudetto?”.
Ti ha colpito l’addio del tuo amico Maldini?
“Un po’ sì, mi spiace per Paolo. Lo avevo visto a Milano l’anno scorso e gli avevo fatto i complimenti per il lavoro che stava facendo, aveva appena vinto lo scudetto. Mi spiace davvero che le strade tra lui e il club si siano divise”.
È un Milan un po’ “privo” di leader?
“Non credo sia privo di leader, ci sono calciatori che hanno giocato Champions, Europei e Mondiali”.
Tra cui il tuo connazionale Kjaer. Gli sta un po’ stretto il ruolo “da gregario”?
“Simon è un leader nato. Secondo me, anche se non giocherà molto, porterà la sua esperienza all’interno dello spogliatoio. E poi le partite sono tante: ci sarà spazio anche per lui. È ancora fondamentale per il Milan”.
Che tipo di Champions prospetti da parte dei rossoneri?
“Secondo me punteranno a fare come quest’anno. Anzi: alzeranno l’asticella”.