MILANO – L’ultimo Decreto formulato dal Governo, che entrerà in vigore lunedì 4 maggio, stabilisce la ripresa degli allenamenti per gli sport individuali, ma non per quelli collettivi. Le squadre di calcio, per ricominciare gli allenamenti in gruppo, dovranno attendere almeno il 18 maggio. Non solo: fino alla suddetta data ai calciatori sarà consentito allenarsi individualmente nei parchi pubblici, ma non nei centri sportivi delle rispettive società. Di tutto questo ha parlato, in modo piuttosto polemico, l’ex presidente della Figc Carlo Tavecchio, intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo.
IL SUO COMMENTO – “Non credo sia normale che un giocatore possa andare a correre al parco e non al centro sportivo. Ho letto il protocollo, che personalmente ho considerato maniacale, perché è impossibile attuarlo senza spendere parecchi soldi e con restrizioni incredibili. Se neppure questo va bene, non ho idea di come si possa ripartire. Credo che si approfitterà della situazione internazionale per non fa ripartire i campionati, certamente c’è una discriminazione dei calciatori. Secondo me il nodo è il fatto che il nostro sia un sistema che sta arrivando ad una resa dei conti sul piano economico. Forse nessuno ne ha colto pienamente la gravità”.
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