MILANO – Intervistato dai microfoni di MilanNews.it, Silvano Ramaccioni, storico team manager rossonero, ha ricordato alcuni dei momenti più significativi della sua lunghissima esperienza nel club meneghino: “Sono stato al Milan 32 anni, è difficile fare una classifica. Ci sono dei momenti esaltanti, come quando vincemmo il primo Scudetto con Sacchi. Poi la vittoria della Coppa dei Campioni in finale contro lo Steaua Bucarest a Barcellona. Ricordo con enorme piacere anche la Coppa Intercontinentale vinta con l’Olimpia Asuncion. Abbiamo avuto calciatori e allenatori fantastici che hanno reso possibili tante grandi vittorie”.
SULLA FINALE DI ISTANBUL – “E’ stato uno dei momenti più significativi, ma ovviamente in modo negativo. Resto convinto, come detto più volte, che fu esclusivamente l’invidia degli dei ad impedirci di vincere quella partita. Giocammo un primo tempo straordinario, che non lasciava presupporre nulla di quanto poi successe nei famosi sei minuti della ripresa. Ricordo ancora quella parata che Dudek fece su Shevchenko negli ultimi minuti dei supplementari: pazzesca. Purtroppo è una cosa che è successa, ricordo ancora gli ansiolitici che ho preso dopo quella finale, perché non riuscivo a dormire e a darmi pace”.
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