MILANO – Questo il pensiero di Luca Pagni sul proprio blog personale a proposito delle ultime prestazioni convincenti fornite dalla squadra rossonera. Queste sono state le sue dichiarazioni:
“Veniamo ai motivi alla base della trasformazione. Innanzi tutto Ibra: lo svedese, nonostante i suoi 38 anni, ha una presenza fisica e una esperienza che gli permette di “pulire” tutti i palloni che arrivano, di testa, di petto, facendo a sportellate. Può offrirsi al gioco a palla rasoterra, rientrano verso il centrocampo, ma puo’ tranquillamente chiamare la palla alta e offrire una soluzione alternativa per spezzare il pressing sui portatori di palla quando sono in difficolta’. Una alternativa che prima non era contemplata, Inoltre, ne tiene sempre impegnati due e impedisce ai centrali di rilassarsi e di avanzare se non sui calci da fermo. Senza dimenticare il ruolo di regista avanzato e di goleador.
Ma la mossa che ha cambiato a tutti gli effetti il Milan e’ lo spostamento di Hakan Calhanoglu in posizione centrale e l’inserimento di Ante Rebic tra i titolari. Nelle partite di gennaio, il turco aveva giocato a sinistra, con Leao a fare coppia con Ibra. E il croato come arma in piu’ nella ripresa per far saltare le difese avversarie”.
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