Suso ha parlato al The Guardian: "Sono cambiate così tante cose da quando sono arrivato qui. Non è stato facile: non ho giocato molto all’inizio e ho dovuto andare al Genoa in prestito per avere più spazio. Il Milan è sempre stato il mio sogno: quando ero un bambino guardavo i grandi giocatori che hanno vestito questa maglia e ora essere a giocare qui è incredibile. Sono fiero di poter giocare per il Milan e un giorno potrò dire a mio figlio: “Tuo padre è stato un giocatore del Milan”.
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Suso: “Futuro? Ho una clausola e questa è una cosa che sia il club che il mio agente hanno voluto”
ANNATA - "Non è stata una stagione facile: c’erano tante aspettative su di noi, ma non abbiamo iniziato bene. Poi è arrivato Gattuso e ha migliorato tutto, e stiamo lavorando duro per arrivare al sesto posto. Il club è cambiato molto nell’ultimo anno e ha investito tanto nei giocatori. Non è mai facile quando ci sono cambiamenti di questa portata: rispetto ad inizio anno siamo migliorati molto. Inoltre, ci sono tanti giovani giocatori al momento qui, altra ragione per cui abbiamo bisogno di tempo. Ma siamo sulla strada giusta”.
RINGHIO - "Gattuso? E’ impressionante: lavora 24 ore al giorno e pensa solo al calcio. Ama il suo lavoro, in ogni sua sfaccettatura: dopo tanti anni senza aver giocato in Europa, con lui abbiamo visto la luce. Sono sicuro sarà un grande allenatore: non ha passato molto tempo con noi ma ha già lasciato un segno significativo. In più, il suo carisma non è tutto. E’ bravo tatticamente, offensivamente e difensivamente. Sa come parlare ai giocatori, che corde toccare e il modo in cui un allenatore comunica con i suoi calciatori è fondamentale".
FUTURO - "Sono felice al Milan. Quando ci sono voci su un mio possibile addio continuo a dire che sono felice qui e penso che il club creda lo stesso. Ho una clausola e questa è una cosa che sia il club che il mio agente hanno voluto. Se il club vuole continuare a restare nelle posizioni top e contare su di me, io sono qui per loro. E’ un momento importante della mia carriera e mi sento solo al 60-70% del livello che posso raggiungere”.
LIVERPOOL - "In un certo senso, sono diventato prima un uomo che un giocatore lì. E’ stata dura con lo stile di vita e la lingua, ma ricordo tutto di quel periodo: non ho giocato molto, ma ho conosciuto Steven Gerrard e sono stato compagno di Suarez, Coutinho, Carragher. Non dimenticherò mai la mia esperienza al Liverpool. Il calcio inglese è diverso, direi speciale: mi piacerebbe giocare ancora al Liverpool un giorno. Sono cresciuto lì ed è una grande squadra. Finale di Champions? Sono combattuto: se il Real vincerà sarò contento, perchè sarà una squadra spagnola a trionfare. Ma se dovesse vincere il Liverpool sarà felice ugualmente, perchè è la mia vecchia squadra".
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