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Marques: “Kaio Jorge? In Serie A non avrebbe problemi”

Andersinho Marques è intervenuto ai microfoni di MilanNews.it per parlare del talentuoso Kaio Jorge, brasiliano seguito dal Milan

Redazione Il Milanista

Ai microfoni di MilanNews.it è intervenuto il giornalista di MondoSportivo BrasilAndersinho Marques il quale ha parlato di uno degli obiettivi del Milan: Kaio Jorge. Ecco le sue parole sul giovane giocatore del Santos.

Kaio Jorge si porta dietro l’etichetta del predestinato. È davvero così? - "Al Brasile e al Santos non sono mai mancati giovani di talento e Kaio Jorge, tra tutti, è il nome più caldo in questo momento per il mercato, visto che ha il contratto in scadenza tra 6 mesi". 

Come sono i numeri di questo ragazzo? - "La scorsa stagione è stato determinante in Copa Libertadores a soli 18 anni, diventando il capocannoniere della squadra con 5 gol. Così si è guadagnato la fama di bomber. Tuttavia, i numeri nel Brasileirão non sono proprio brillanti. In campionato, infatti, giocando quasi sempre da titolare, in assenza di alternative nell’attacco, ha segnato appena 4 reti. Nonostante tutto, è stato ed è ancora fondamentale per il Peixe per la sua tipologia di gioco mai statica".

 Kaio Jorge, talentuoso brasiliano del Santos

Insomma, non sarà un goleador ma Kaio Jorge sa come stare in campo. - "Quando si parla di talenti brasiliani si pensa sempre a giocatori tatticamente disordinati. Kaio Jorge, invece, si muove sempre ordinatamente in funzione della palla, tra le linee per anticipare i difensori, aiutando perfino il centrocampo. Lo scorso anno nel Santos mancava qualcuno che creasse gioco in mezzo, perciò l’allenatore Cuca spesso gli chiedeva di retrocedere per fare quasi il trequartista. A livello tattico, dunque, in Serie A non avrebbe grandi problemi, perché alla sua età è già formidabile. Si ambienterebbe in fretta". 

Dal punto di vista del carattere, che tipo è? - "Un 2002 che segna una doppietta al Grêmio in un quarto di finale di Libertadores, come è successo lo scorso anno, di carattere ne ha da vendere. Però i numeri, come detto, non sono quelli di una punta completa. Può fare da spalla in un attacco a due, ma i veri fuoriclasse devono per forza saper fare tutto, giocando sia in coppia che da soli".

Tirando le somme, è pronto per il grande salto in Europa? - "Per giocare in Europa bisogna essere decisivi davanti al portiere. La tecnica di certo non gli manca, perché il suo destro è molto preciso, sia nei passaggi che nei tiri. Però la sua finalizzazione lascia ancora un po’ a desiderare. Deve migliorare soprattutto nei colpi di testa, visto che fatica ancora a sfruttare i cross, nonostante sia altro 182 cm e abbia una buona stazza".