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Xabi Alonso alla UEFA: “Istanbul? Il gol di Stevie ci ha dato fiducia”

Xabi Alonso

Ai microfoni del portale della Uefa è intervenuto Xavi Alonso che ha parlato del match di Istanbul tra Milan e Liverpool finale di Champions

Redazione Il Milanista

Milan-Liverpool porta alla mente le due finali di Champions League: una, del 2005, a Istanbul e l'altra, nel 2007, ad Atene.

Quella nella capitale turca rievoca brutti ricordi ai rossoneri che, dopo essere andati in vantaggio per 3 a 0 nel primo tempo, i Red hanno raggiunto i rossoneri. La seconda invece, quella greca, l'ha vinta il Milan con una doppietta di Pippo Inzaghi.

Tra i protagonisti di quelle finali il centrocampista spagnolo Xabi Alonso. Il metronomo è intervenuto ai microfoni della UEFA per parlare della finale di Istanbul:  "All'ingresso nel tunnel sei concentratissimo. Guardi dall'altra parte e vedi il Milan. Quel Milan. L'esperienza e i giocatori che hanno è impressionante. Poi qualche metro più avanti c'è la coppa. Mia moglie, mio padre e mio fratello erano lì. Mia madre invece era rimasta a San Sebastian ma era come se la sentissi urlare dal divano".

"Desideravamo tantissimo la coppa. Per noi significava tanto. Eravamo alla nostra prima finale di Champions League ed eravamo abbastanza tesi. Sapevamo la responsabilità che avevamo".

Durante -  "Il Milan giocava benissimo e con una facilità disarmante. Noi però gli stavamo rendendo le cose molto facili. Avevamo il possesso ma non riuscivamo a creare occasioni. Non eravamo pericolosi e ricordo che all'intervallo ero molto deluso da me stesso. Alcuni dei giocatori erano davvero giù. Molti pensavano che fosse finita e che ormai non avevamo alcuna possibilità".

"E Rafa invece di farci un discorso emotivamente forte, si è soffermato su degli aspetti puramente tattici: 'Ragazzi, dovete fare questo e cambiare quest'altro; non se lo meritano!' Ci ha fatto un discorso improntato soprattutto sulla tattica, su cosa stava andando male e cosa dovevamo cambiare. Così abbiamo detto: 'Vediamo cosa succede'.

"Il primo gol di Stevie ci ha dato speranza. Ha confermato che stavamo facendo tutto meglio. E quando Vladi ha segnato il secondo gol, abbiamo detto: 'Dai che ce la facciamo! Ho avuto la sensazione che sarebbe arrivato anche il terzo. Era il mio primo rigore da professionista. Non avevo mai tirato un rigore da professionista. Avevo ben chiaro dove tirarlo, e il rigore non è stato nemmeno male, ma Dida ha fatto una gran parata. Io però ho avuto la reazione più veloce di sempre nella mia carriera e con quella ribattuta è stato come se fossi rinato".

"Sapevamo di essere di nuovo in partita. Avevamo ancora una vita e dovevamo difenderla. Dopo aver segnato il terzo, eravamo in buona forma, ma il Milan era come un leone ferito - quando torna, è ancora più pericoloso. Dovevamo difendere la vita che avevamo recuperato. E da lì al fischio finale del tempo supplementare è sembrato infinito. Avrebbero anche potuto segnare".

"Quando siamo andati ai rigori avevamo la convinzione che era stato il destino a portarci fin qui e che quindi avevamo buone possibilità di vincere. Sono stati momenti molto tesi, emozionanti. In quel momento era come se uno dei tuoi compagni di squadra andasse da solo in guerra contro il suo avversario scelto".

Dopo - "Un'esplosione di felicità. Euforia. Ho iniziato a correre, senza nemmeno pensare a cosa fare. La cosa migliore, a parte la felicità per ciò che hai raggiunto, è sapere quanto hai reso felice la gente. Quanto hai reso felici i tifosi del Liverpool. Ed è questo che rimane nella nostra memoria e che ci rende orgogliosi. Penso che dopo tanti anni, questa sia la cosa che ricordo con più affetto. È questo il motivo per cui giochiamo. Senza i tifosi, il calcio non è niente".