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Top e Flop del Derby: Tatarusanu che personalità, ma c’è chi tradisce

Tatarusanu con Calabria e Kjaer

Il derby della Madonnina si è concluso con il risultato di 1-1. Tanti sono stati i protagonisti sia in negativo che in positivo, vediamoli

Redazione Il Milanista

Il Derby di Milano si conclude in parità con il risultato di 1-1. Un goal ed un punto a testa. Forse questo pareggio è più utile per i ragazzi di Stefano Pioli, i quali restano aggrappati alla vetta della classifica. Grazie anche al Napoli di Spalletti che "stecca" in casa con la bestia nera del campionato, ovvero l'Hellas Verona di Tudor. La quale è stata in grado più volte di far rimanere bloccate le big. Tra i giocatori che hanno disputato un grande derby c'è proprio l'ex di turno. Calhanoglu il quale si procura il rigore, spiazza Tatarusanu e  festeggia sotto i fischi della sud. Il calciatore è sempre nel vivo del gioco del mister Inzaghi, fa vedere giocate di qualità e mostra una personalità che gli era sempre difettata. Darmian è l'altro top in casa nerazzurra, tanta corsa e astuzia nel procurarsi il secondo rigore, sprecato però da Lautaro.

Tra i top nelle file dei rossoneri non può che non esserci Tatarusanu. Il portiere del Milan è sicuro negli interventi e diventa  l'eroe della curva sud, parando un rigore importantissimo a Lautaro Martinez. L'estremo difensore ha molta personalità e per ora non sta facendo rimpiangere l'infortunato Maignan. Anche Rafael Leao è stato protagonista del match con un'ottima gara, impreziosita dalle sue ottime giocate ed accelerazioni ,che fanno mettere le mani nei capelli alla formazione nerazzurra.

Se fino ad ora abbiamo parlato di chi ha avuto un grande approccio al match, ora è il momento dei giocatori che hanno passato una serata da dimenticare. Franck Kessie è stato protagonista in senso negativo, grave l'errore nella propria area che ha portato al primo penalty per i nerazzurri. Inoltre cestina una grande occasione nel finale di gara, proprio a due passi dalla porta protetta da Samir Handanovic.Ballo-Tourè ha sofferto i gironi infernali di Dante, spesso in ritardo e lo testimonia l'episodio del secondo rigore concesso ai nerazzurri. Stende Darmian nella propria area, che lo brucia in velocità.