IlMilanista.it
I migliori video scelti dal nostro canale

news milan

Milan, Tomasson: “Kjaer un leader. Grande perdita per i rossoneri”

Milan, Tomasson: “Kjaer un leader. Grande perdita per i rossoneri” - immagine 1

L’ex rossonero è tornato a parlare del Milan, sua vecchia squadra, e dell’infortunato Kjaer, suo connazionale.

Redazione Il Milanista

Dopo tanti anni il Milan è tornato ad alti livelli. I rossoneri sono primi in classifica dopo 16 giornate e sono in lotta per lo scudetto. Quest’anno infatti hanno l’opportunità di vincere il titolo, che manca da molto tempo a Milanello. I diavoli sono ancora in gara in Champions League e sperano di poter continuare il cammino nell’Europa che conta. Sono tante le ambizioni degli uomini di Pioli, vogliosi di donare grandi gioie ai propri tifosi.

Proprio dei rossoneri ha parlato Jon Dahl Tomasson. Intervistato da Tuttomercatoweb, ha parlato di un suo eventuale ritorno in Italia: "Ho amato il calcio italiano, la passione che si respira in Italia, la sua gente. Chissà che un giorno non possa tornare". Proprio in Serie A è tornato ad allenare Shevchenko, suo vecchio compagno di squadra, di cui potrebbe seguirne le orme. A tal proposito e sul primo posto in classifica del Milan afferma: "Da ex calciatore del Milan -con i rossoneri nel cuore -non posso che essere felice dei successi della squadra di Pioli, dopo anni difficili. È grandioso vedere questo club tornare dove merita, al top e in Champions League".

L’allenatore ha poi parlato di Simon Kjaer, suo connazionale. Il danese ha terminato in anticipo la stagione, a causa di un infortunio ai legamenti del ginocchio sinistro. Un dispiacere per l’allenatore, che ha giocato con lui: "Sono molto legato a Simon, col quale ho giocato nella nazionale danese. Ho lavorato con lui  a stretto contatto per tre anni e mezzo, in qualità di assistente del commissario tecnico Aage Hareide. Noi due avevamo scelto Simon come capitano della Danimarca e lui è una persona eccezionale. Il Milan perde un grande difensore e un impressionante leader dentro e fuori dal campo. È uno di quei pochi giocatori che spostano gli equilibri".