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Serie A – Le parole di Juric e Dionisi in conferenza stampa

In vista della partita di domani sera tra Sassuolo e Torino sono intervenuti in conferenza stampa Juric e Dionisi

Redazione Il Milanista

La quarta giornata di Serie A si inaugurerà domani sera con il match Sassuolo VS Torino.  Oggi, invece, sono intervenuti in conferenza stampa Dionisi e Juric, tecnici delle due formazioni per presentare la partita. Ecco le loro parole:

LE PAROLE DI DIONISI

COSA RIMANE DOPO IL MATCH CON LA ROMA - "Resta la prestazione e in più il risultato, ma non possiamo accontentarci anche se la prestazione dà consapevolezza ma se si fanno buone prestazioni bisogna anche ottenere buoni risultati. Bisogna parametrarci anche agli avversari. Non abbiamo fatto una prestazione negativa alla prima, con la Roma la prestazione è stata migliore rispetto alla prima e rispetto alla seconda con la Samp, fermo restando che il risultato non è stato positivo. Nel bagaglio dobbiamo mettere risultato e prestazione: non siamo soddisfatti del risultato, siamo soddisfatti della prestazione".

ABBONDANZA IN ATTACCO - "Bisogna lavorare su tutto. Abbiamo tanta qualità in avanti. Dal primo giorno che sono diventato allenatore del Sassuolo che mi dicono 'è consapevole di avere tanti giocatori forti in avanti' e non mi lamento perché siamo veramente forti in avanti. Si può creare di più o di meno, delle volte si è più efficaci come col Verona e altre volte meno come con la Roma, poi dipende anche da chi si ha di fronte e c'era di fronte il portiere della Nazionale portoghese e difensori forti. Potevamo essere un pochino più efficaci, quello che non sono riusciti a fare a Roma, mi auguro, spero e penso che riusciranno a farlo domani col Torino".

COM'E' CAMBIATO IL SASSUOLO CON IL SUO ARRIVO - "Un allenatore non può tirare una riga dopo 3 partite, è troppo presto per parlare di possesso palla migliore peggiore, di verticalità. Dipende dagli avversari, se vai in vantaggio o svantaggio, se approcci bene o male, se giochi con una squadra sulla carta più forte. E' cambiato sicuramente l'allenatore e anche diversi giocatori. Il blocco è unito ed è delle stagioni precedenti ma qualche giocatore non c'è più e ci sono dei volti nuovi che permettono magari di fare delle cose diverse. La palla la teniamo meno per cercare la verticalizzazione e per mettere i giocatori in avanti di sfruttare le loro qualità ma è solo una conseguenza della partita che si crea".

LE PAROLE DI JURIC

CHE PARTITA SARA' - "Sarà una partita diversa rispetto all'ultima, sono una realtà consolidata e hanno fatto un grande calcio negli ultimi anni. Continuano il lavoro di De Zerbi, il nuovo tecnico Dionisi la pensa simile a lui"

SASSUOLO SARA' UN  TEST - "Spero che tirino un po' meno (ride, ndr). Hanno qualità e giocatori di livello molto alto, sono forti e hanno gioco. E' normale che tirino tante volte, speriamo che Vanja non abbia troppo lavoro da fare. Vogliamo metterli in difficoltà"

ROTAZIONI SULLA TREQUARTI - "Abbiamo diverse opzioni, ci sono quattro giocatori a disposizione. Questi ruoli si cambiano molto, ma decido domani. Pjaca o Brekalo e Linetty o Praet, spesso giocano tutti e quattro e possono giocare dove vogliono. Pjaca gli piace di più partire da sinistra"

CI SONO PROBLEMI A LIVELLO PSICOLOGICO ? - "No, siamo all'inizio ed è ancora una scoperta totale. Dal mercato sono arrivati giocatori alla fine, per me è tutto da scoprire. Ma il Toro non aveva qualità per andare in Champions, erano in linea con le qualità. Veniamo da una bella partita, ora cerco conferme anche se l'avversario sarà tosto"

PRIMO TEST VERSO IL FUTURO? - "Contro la Salernitana mi è piaciuto il primo tempo: siamo arrivati con il gioco e con le idee, poi siamo mancati nell'ultimo passaggio o negli smarcamenti. Abbiamo dominato, ma per vincere queste gare devi crescere. Domani sarà diverso, non riusciremo a dominare"

DOVE SI ASPETTA I MIGLIORAMENTI - "Con la Salernitana abbiamo concesso poco ma rischiato tanto, questo è da migliorare. A Reggio Emilia voglio fare bene, ho tante aspettative e voglia di giocare contro una grande squadra. Sarà un grande esame per noi come squadra"

BREKALO E PRAET POSSONO COESISTERE? - "Come detto, lì davanti devi essere brillante per saltare l'uomo. Puoi fare 60 o 30 minuti, spesso ho fatto così: ho la fortuna di avere giocatori di qualità e talento. Praet ha la testa giusta, anche Brekalo si è già inserito bene"

SERENITA' - "Sono sempre sereno: ho un gruppo che si applica, tutto il contrario di ciò che mi era stato raccontato. E' un dato che ti porta serenità, anche se sbagliano si applicano e questa è una bella soddisfazione"

SULLE CONDIZIONI DI IZZO - "Non riesce a smaltire una botta di due settimane fa"

IDOLO DELLA PIAZZA -  "Vuol dire che sono disperati. Come caratteristiche, vorrei fare un calcio con ciò che si identifica il tifoso del Toro. Dobbiamo affrontare le gare con grinta, può capitare la giornata storta ma speriamo che sia poche volte. Era simile all'Hellas, dove prima di me c'erano allenatore che facevano un gioco che non entusiasmavano. Tocca a noi dimostrare che possiamo divertire la gente: quando facciamo le cose bene, c'è un bel carico emotivo da parte della tifoseria"

RICARDO RODRIGUEZ SARA' TITOLARE? - "In quel ruolo abbiamo anche Buongiorno, hanno caratteristiche simili: Djidji è più muscolo, loro due sono più di intelligenza tattica e meno di aggressione totale. Domani sceglierò uno tra Rodriguez e Buongiorno"

PUNTI FORTI DEL SASSUOLO - "Loro hanno sempre palleggiato molto, il loro attacco è tra i migliori d'Italia e sono tutti nazionali. Sono forti nell'uno contro uno, è difficile affrontarli"

ZIMA - "Quando prendi un giocatore, lo metti. Può crescere fisicamente, deve riempirsi per diventare più tosto ma mi ha colpito perché è un ragazzo sveglio. E' subito entrato dentro, cerca di imparare velocemente e questo ti spinge a dargli subito l'occasione"

SU ANSALDI E PJACA - "Si sono schiacciati troppo contro la Salernitana: volevamo creare superiorità, ma ci manca ancora qualche conoscenza"

CHE RAPPORTO HA CON LA CITTA' DI TORINO - "E' una città fantastica. Non me l'aspettavo così bene: San Salvario è più per il mio modo di essere, offre tanto"