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Scaroni: “Questo calcio piace meno ai giovani, da favorire altre esigenze”

Paolo Scaroni, presidente rossonero

Le parole del Presidente del Milan, Paolo Scaroni sulla futurabilità del calcio europeo ed internazionale.

Redazione Il Milanista

Intervenuto ai microfoni di 'Rai Gr Parlamento' il presidente del Milan Paolo Scaroni ha parlato di tanti temi tra cui la futuribilità del prodotto calcio. Queste sono state le sue dichiarazioni: "Certamente questo calcio piace meno ai giovani, che sono abituati a cose più rapide e veloci. La UEFA sta riflettendo su questa cosa, tocca a lei decidere il formato delle competizioni. Il Financial Fair Play non è stato sufficiente per risolvere il problema dei costi, anche su questo la UEFA sta facendo delle riflessioni. Ci sono tanti altri temi, come per esempio rendere il calcio europeo più mondiale e internazionale. C'è l'NBA che sta facendo un duro lavoro per raggiungere i tifosi in paesi come la Cina. Calcio spezzatino? Noi dobbiamo favorire le esigenze di chi ha comprato i diritti delle nostre partite".

 Il Presidente della UEFA Ceferin con la Champions League

Scaroni ha esteso il discorso a Donnarumma: "Noi poniamo un limite al costo dei nostri giocatori. Abbiamo presentato una offerta, non è stata sufficiente. Ho letto poi che Gigio voleva uscire dalla comfort zone, mi sembra positivo per un professionista come lui. Si è sempre comportato in modo perfetto. Mi sembra che il Milan abbia trovato una eccellente soluzione per il suo portiere e Donnarumma proseguirà la sua carriera da professionista in un altro club. Quindi tutto bene".

Tra i tanti temi toccati c'è anche l'Europeo: "Abbiamo una Nazionale giovane e divertente che mi ricorda il nostro Milan. Può arrivare molto lontano ma per ragioni di scaramanzia non faccio previsioni - dice Scaroni -. Per come abbiamo superato il girone non dobbiamo però porci limiti, andremo lontano". Poi torna a concentrarsi sui colori rossoneri: "Nel prossimo budget non abbiamo messo lo scudetto, poi da tifosi è giusto sognare. Certamente ci poniamo l'obiettivo di avere una squadra che sia quasi sempre in Champions e faccia bella figura in Europa. L'ingresso in Champions è stata una sorpresa positiva, per quanto meritata. Non l'avevamo messa in conto, anche se avevamo questo obiettivo nel cuore. Esserci è fondamentale perché abbiamo 430 milioni di persone nel mondo che dicono di avere il Milan nel cuore".