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Samp-Milan, Giampaolo: “Partita durissima, servirà il coraggio giusto”

Marco Giampaolo
Marco Giampaolo, allenatore della Sampdoria, è intervenuto in conferenza stampa in vista della sfida contro il Milan di domani sera

Redazione Il Milanista

Domani sera andrà in scena al Ferraris Sampdoria-Milan, sfida valida per la 6ª giornata di Serie A 2022/23. L'allenatore della Samp, Marco Giampaolo, è intervenuto in conferenza stampa in vista della gara. Il tecnico blucerchiato è un ex, nonostante la sua avventura sulla panchina rossonero durò appena 7 giornate nel 2019. Queste le parole:

MILAN - "Come si batte il Milan? Nell'anno solare mi pare abbia perso una sola partita. E' la squadra più forte, per le partite giocate ultimamente, per la maturità e consapevolezza di squadra forte, è una partita durissima dove dobbiamo dare il 110%. Sono partite proibitive ma vanno giocate". 

RICHIESTE ALLA SQUADRA -"La partita di Verona è stata compromessa da sette, otto minuti di cattiva gestione di quei momenti lì. Ne abbiamo già parlato. Non abbiamo avuto una reazione lucida nel secondo tempo. Quella partita è archiviata. La partita più importante è la prossima contro una squadra forte che ha acquisito una consapevolezza nei propri mezzi straordinaria perché quando gioca lo fa con grande leggerezza e padronanza. Ritengo che oggi sia la squadra migliore di questo campionato. Quando pareggia è come una sconfitta. Sarà una partita durissima che la Samp dovrà giocare con il coraggio giusto".

INFORTUNI - "Ferrari recupera come Murillo, Colley non recupera. Anche Quagliarella sta bene, ha recuperato". 

DJURICIC E VILLAR - "Se sono funzionali al 4-3-1-2? Decido in base alle caratteristiche: Villar fa il play, Djuricic il trequarti".

MALUMORI SOCIETÀ - "Dobbiamo avere una buona comunicazione. Se non buona, univoca. Voi avete troppi interlocutori all'interno del club, si crea dispersione e i pareri diversi non vanno bene perché generano crepe. Poi non ho bisogno di rassicurazioni. Il mio mestiere non ne ha bisogno. Io devo dare sicurezza e certezze agli altri. Se ci fosse qualche prurito, gradirei venisse manifestato nei miei confronti e che la comunicazione venisse gestita in maniera più discreta. Il mio lavoro mi pone sempre sulla graticola. Sono sempre in discussione. Non mi parlano? Si è scritto che bisogna fare chiarezza nei confronti dell'allenatore. Significa che ha raccolto pareri. E' un problema che riguarda la tutela della squadra".

SABIRI - "È  un giocatore forte. Succede che appena gioca una partita al di sotto si dice: 'Che succede?'. In tempi non sospetti dissi di lasciare stare. Anche lui può giocare una partita sottotono".

GABBIADINI -"Sta sempre meglio. Quando giocheremo con due attraccanti il ruolo di Manolo è quello. Se giochiamo con uno può giocare da esterno, dipende dall'avversario. Però è una risorsa".

PUSSETTO -"Anche lui si allenava a parte, è filiforme e può entrare e può entrare in forma prima. Ma è una seconda punta".