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Sacchi: “Milan e Inter hanno qualche problema. Leao? Mi aspetto di più”

Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan

Ecco l'analisi dell'ex Commissario Tecnico della Nazionale Arrigo Sacchi a La Gazzetta dello Sport dopo il derby

Redazione Il Milanista

"Era prevedibile che finisse così, ma obiettivamente qualche emozione in più la gente l’avrebbe meritata. Anche perché è un periodo buio per il mondo, con la guerra in Ucraina, e abbiamo bisogno di svagarci un po’. Beh, Milan e Inter non ci hanno aiutato: a San Siro, di belle cose, se ne sono viste poche", inizia così l'intervista di Arrigo Sacchi ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per commentare il derby di ieri sera

Cosa ha detto questo derby? - "Che sia il Milan sia l’Inter sono due squadre con qualche problema. Il campo sembrava sempre troppo lungo o troppo largo, i giocatori non riuscivano a coprirlo bene. Ciò significa che probabilmente c’è un calo atletico. Più da parte dell’Inter che del Milan, a dir la verità".

I rossoneri le sono sembrati più pimpanti? - "Sì, più pimpanti e più reattivi. Ma anche confusionari, troppo confusionari. Però ai punti avrei dato qualche voto in più al Milan".

Confusionari in che senso? - "Occasioni sprecate per precipitazione. Mi riferisco in particolare a quelle di Saelemaekers ed Hernandez. Si deve essere più freddi e più precisi in certe circostanze. Sono errori che io attribuisco alla gioventù. I giovani hanno sempre fretta e la fretta non è mai una buona consigliera. In quei momenti bisogna usare la tecnica, e invece sono emersi i limiti della qualità del gruppo Milan. Saelemaekers, per esempio, è molto generoso, però è troppo frenetico. Va di qua, va di là, ma poi conclude poco. Magari tra qualche anno, in certe situazioni, sarà più decisivo. Adesso è ancora un po’ acerbo".

L’Inter ha creato pochissimo. Come mai? - "Mi è sembrato che l’Inter sia sulle gambe. Giocatori stanchi. Non ho visto occasioni dei nerazzurri, gli attaccanti erano sempre soli. C’era un solco tra il reparto offensivo e il resto della squadra. Dzeko e Lautaro non sono mai stati serviti e supportati. E poi zero pressing".

E adesso che cosa si deve fare? - "Simone Inzaghi dovrà lavorare per recuperare certi giocatori. La rosa è ampia, i sostituti ci sono. Questo è il periodo in cui chi ha giocato di meno deve dare una mano a tutto il gruppo. Invece ho notato che i cambi non hanno portato benefici. Vidal, Sanchez e Correa mi sono parsi spaesati, non inseriti nel contesto: giocano per conto loro, non si muovono in funzione dei compagni".

Il problema dell’Inter sembra essere il centrocampo - "È il reparto più forte e adesso si vede che alcuni elementi non sono al massimo. Brozovic è sotto tono. Anche Barella, che a me piace tantissimo, non sta rendendo come potrebbe. Di conseguenza la manovra risulta più lenta del solito e le punte non vengono innescate come si dovrebbe. Anche la difesa mi è sembrata un po’ statica: nell’uno-contro-uno i nerazzurri hanno sofferto".

Situazione preoccupante anche in vista del campionato? - "L’Inter tornerà in campo venerdì sera contro la Salernitana a San Siro. Partita molto difficile che precederà la trasferta di Champions a Liverpool. È un periodo in cui bisogna stringere i denti e gestire bene le energie. L’allenatore dovrà valutare le forze di tutti i giocatori, e dosarle con saggezza".

Il Milan, detto dei limiti dovuti all’inesperienza e alla gioventù, pare in risalita sul piano fisico. Concorda? - "Per correre, corrono. Tutti si sono impegnati, hanno lottato. A centrocampo Kessie e Bennacer hanno lavorato parecchio. Di Saelemaekers abbiamo detto. I difensori, anche se sono stati pressati pochissimo, sono stati attenti. In attacco Giroud ha fatto pochino e da Leao, dico la verità, mi aspetto di più. Se Pioli lo ha tolto è perché anche lui pretende una maggiore continuità e una maggiore partecipazione al gioco, mi trovo pienamente d’accordo. Leao ha incredibile potenzialità, però deve mettersi in condizione di sfruttarle".

A differenza del derby di campionato, i cambi in casa milanista non hanno dato lo sprint che ci si attendeva. - "Effettivamente le sostituzioni non hanno cambiato il volto della squadra. Il Milan ha tenuto il possesso del pallone, ha cercato di muovere la difesa avversaria, ma è sempre stato impreciso al momento dell’ultimo passaggio. Troppa precipitazione, troppi errori dovuti alla frenesia, forse anche troppa voglia di fare".

E adesso ci sarà la trasferta di Napoli, domenica sera, per la sfida tra le capolista. Che ne pensa? - "I rossoneri sono giovani, hanno la possibilità di recuperare più velocemente le energie. Mi aspetto una prestazione convincente e, soprattutto, mi auguro di vedere una squadra più ordinata e meno confusionaria".