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Qui Porto – Le parole di Conceicao e Oliveria in conferenza

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In vista del match di domani sera tra Milan e Porto, valido per la 4a giornata di Champions League, ecco le parole di Conceicao e Oliveria

Redazione Il Milanista

E' giornata di vigilia per Milan e Porto. Le due formazioni domani si affronteranno in Champions League per la 4 giornata del Girone B. Ecco le parole del tecnico dei lusitano Sergio Conceicao e del mediano Oliveria.

Prende parole Oliveria

Sull'andata: "È stata una bella partita da parte nostra. Abbiamo avuto un eccellente risultato e fatto punti nel girone. Andremo a Milano e cercheremo i 3 punti".

Sull'importanza della partita: "Parliamo di una competizione di sei partite. Ogni partita è decisiva. Pochi punti a disposizione e il Milan è tra le migliori al mondo. Noi abbiamo l'ambizione di vincere, così ci avvicineremo al nostro obiettivo, ma sarà complicato".

Se è sorprendente vedere il Milan a zero e poi primo in Serie A: "Sono forti e con potenzialità, ma è un gruppo competitivo. Sono squadre con storia e qualità. Sicuramente giocando in casa vorranno segnare, noi cercheremo di ostacolarli".

Su come giocare: "Ci sono caratteristiche diverse per ogni partita, ma dobbiamo fare come abbiamo fatto all'andata".

Sugli schemi da palla da fermo: "Ci dedichiamo molto alle nostre tattiche. L'allenatore ci dà molte idee e noi cerchiamo di metterle in pratica. Sono momenti isolati, ma dobbiamo essere concentrati sempre".

Prende parola Sergio Coincecao

Che atteggiamento avrà la squadra: "Le aspettative sono sempre le stesse, indipendentemente dalla competizione e se l'avversario è sempre lo stesso. L'obiettivo è preparare la partita e vincerla. Abbiamo avuto tre giorni, tutte le partite sono diverse. L'avversario di qualche giorno fa può essere diverso da quello di ora. Ogni partita ha le proprie dinamiche. Indipendentemente dai giocatori che metteranno in campo, sono preparatissimi. Hanno qualità. L'ambiente non è facile, l'atmosfera sarà caldissima. Per noi sarà positivo, abbiamo bisogno di queste situazioni. È una partita difficile, siamo due squadre con qualità, ma noi vogliamo vincere".

Sulle difficoltà nei primi 15' all'andata: "Un mal di testa è un mal di testa. Il Milan è il Milan. Hanno vinto 7 volte la Champions e 4 la Coppa del Mondo. Hanno peso e storia. Sono una delle migliori in Serie A. Hanno vinto a Roma, contro uno degli allenatori migliori al mondo. Ci aspettiamo tante difficoltà".

Sulle differenze del Milan in casa e in Champions: "È diverso per risultati, ma se vediamo il Milan a Liverpool ha fatto due gol, non era semplice. Anche con l'Atletico è stato sfortunato. L'avversario è forte e noi abbiamo cercato di stoppare il Milan in quelli che erano i loro punti forti. Faremo lo stesso stavolta. La scelta tattica varia. Loro sono forti e giocano in casa".

Sul Milan che ha fatto bene domenica: "Non possiamo in base alla presenza o meno di un giocatore modificare la nostra strategia. Il nostro piano d'azione è uguale. Chiaro che terremo presente quello che la squadra farà. Abbiamo visto con la Roma a livello di attacco e difesa. Dobbiamo potenziare la nostra presenza in campo. Non parlo solo di attaccanti, ma anche di difensori e ali. È difficile. Più staremo lontani dalla nostra porta e meglio sarà. Questo è successo all'andata. Loro hanno punti forti, noi dobbiamo presentare la nostra identità. Non cambio i principi della squadra in funzione dell'avversario. L'ho fatto in passato, ma non lo faccio abitualmente. Non posso dire di più, altrimenti cambiano strategia..."

Su Uribe: "È difficile ci sia".

Come il Milan può approfittare delle assenze: "Parliamo di un giocatore importante e che ha qualità con caratteristiche utili. Dà qualcosa in più. È un punto di riferimento e fornisce prestazioni notevoli. Dal punto di vista offensivo Rafael Leao è interessante, ma anche difensivamente".

Se possono provare a innervosire il Milan: "Dobbiamo essere intelligenti. I primi minuti sono sempre difficili, noi dobbiamo entrare con grande aggressività. A volte dovremo rallentare la partita, fa parte della strategia. Non credo però che dobbiamo rallentare per avere un risultato migliore. Facendo così potrebbe andare male".