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Pellegatti: “Campanello d’allarme? No, il Milan è in testa da giugno!”

News Milan, Pellegatti infiamma i tifosi

Le parole di Carlo Pellegatti, noto giornalista e tifoso rossonero.

Redazione Il Milanista

Milan, parla Pellegatti

MILANO - Carlo Pellegatti, noto giornalista e tifoso rossonero, si è così espresso a Radio 24 alla vigilia del derby contro l'Inter di Coppa Italia, valido per i quarti di finale e in programma martedì sera alle 20:45: “Campanello d’allarme? No, no. Il Milan è in testa da giugno, gioca il calcio meglio degli altri. Nessun campanello d’allarme. È stato bello grazie ragazzi, no. Voglio vincere il campionato, non andare in Champions! Livello di coinvolgimento nel derby di martedì? Son molto finalizzato sul campionato, non voglio fare la volpe e l’uva. Se sconfitta dev’essere, che sia regolare, non netta. Altrimenti ne risenti, che sia ai danni del Milan o dell’Inter. Squadra fragile? Ha esagerato Ibrahimovic a dire così. E’ sbagliato l’aggettivo. Forse voleva dire una squadra indebolita dalle assenze”.

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Lo stesso giornalista ha poi precisato il pensiero sul suo canale Youtube: “La sconfitta contro l’Atalanta non è facile da digerire. Favola Milan finita? Calma, ci vuole calma in questo momento. Mi aspettavo qualcosa di nuovo rispetto a Cagliari, e Pioli ha messo Meité al posto di Diaz. Non penso sia stato un errore mettere il neo arrivato rispetto allo spagnolo. Penso sia sbagliato il messaggio che è stato dato, perché il trequartista per il Milan è colui che distribuisce palloni verso Ibrahimovic e verso gli esterni. Con Meité in quella posizione, abbiamo snaturato il modo di giocare che la squadra sta portando avanti da 8 mesi. In ogni caso, siamo nelle mani di mister Pioli perché ora ha tanti giocatori da gestire e da sfruttare al meglio. Mi immagino già una partita con Ibrahimovic e Mandzukic insieme, la potenza, la fisicità, la loro forza, la loro personalità e la loro voglia di vincere. Questi sono giocatori che rimangono nel cuore che vanno oltre alla maglia che indossano. Me li immagino loro due, scatenati li davanti".