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Sacchi: “Il Milan sta facendo il massimo. Deve tornare quello dell’inizio”

AC Milan v Genoa CFC - Coppa Italia

Arrigo Sacchi ha commentato sulla Gazzetta dello Sport il difficile periodo del Milan, che deve tornare quello dell’inizio.

Redazione Il Milanista

Il Milanha rallentato la sua corsa verso la conquista dello scudetto. La squadra di Pioli ha pareggiato l’ultima gara di campionato contro l’Udinese, dopo essere passata in vantaggio alla mezz’ora di gioco grazie alla rete di Rafael Leao. I rossoneri hanno perso una grandissima occasione per poter allungare ancora di più la distanza sui nerazzurri. Gli acerrimi nemici infatti si sono arrestati davanti ai grifoni e non sono andati oltre lo 0-0. Gli uomini di Inzaghi restano così fermi a 55 punti, con i rossoneri a più due lunghezze. A impensierire i diavoli ci sono anche i partenopei, che questa sera hanno l’occasione di poter raggiungere gli uomini di Pioli in vetta alla classifica.

Situazione piuttosto movimentata al vertice della classifica, con nessuna squadra davvero favorita per la vittoria dello scudetto. Sulla Gazzette dello SportArrigo Sacchi ha parlato del difficile periodo del Milan. Ecco le sue considerazioni: "Capisco lo stato d’animo dei tifosi,ma devono essere contenti del lavoro della società e di quello della squadra. Sta facendo il massimo. Hanno puntato sui giovani per abbassare i costi e con i giovani, si sa, generalmente si semina molto e si raccoglie poco. Il Milan soffre molto gli avversari “muscolari”, come l’Udinese. Basa la manovra sulla rapidità, ma fa fatica a recuperare il pallone con il pressing perché, adesso, le distanze tra i reparti non sono corrette”.

Il giornalista ha continuato poi la sua analisi su Stefano Pioli e sui giocatori rossoneri: “Pioli è un allenatore che è migliorato tantissimo e sa cogliere benissimo le situazioni che si determinano all’interno del gruppo. Con i giovani è facile passare dalla depressione all’esaltazione. Adesso il gioco non ha la qualità che aveva nell’inizio di stagione, ma nulla vieta che si possa ritornare a quel livello. Non mi stupirei di un’improvvisa inversione di rotta".