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Ronaldo: “Scudetto? Bella lotta tra le prime tre, ma attenzione…”

Ronaldo, ex attaccante brasiliano classe 1976

Ronaldo il Fenomeno ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport. Ecco le sue dichiarazioni sulla lotta scudetto.

Redazione Il Milanista

Ronaldo il Fenomeno, attuale presidente del Real Valladolid, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport. L’ex giocatore ha rilasciato le dichiarazioni dal suo ufficio spagnolo, dopo essere tornato dall’ultimo giorno di calciomercato in Brasile. Dietro di lui c’è in bella mostra un Pallone d’Oro: "E' quello vinto nel 2002, un bel ricordo. L’altro lo tengo in Brasile, così, ovunque io vada c’è sempre una bella cosa che mi provoca nostalgia".

Ronaldo ha raccontato anche del suo arrivo all'Inter: "Al Barcellona feci un anno spettacolare dopo il quale avevo trovato l'accordo per rinnovare. Quattro giorni dopo, il presidente Núñez mi ha chiamato per dirmi che era una follia e non potevano farmi firmare il contratto, così mi ha liberato dicendo che potevo contrattare con altri club. A quel punto l'Inter si mosse velocemente; la Serie A per me era una grande sfida, era il campionato numero uno. Mi mancano l'Italia e gli italiani". 

Ronaldo ha anche commentato l’attuale Serie A e sulla lotta per lo scudetto ha dichiarato: "E' una bella lotta, sono in tre in corsa ma anche la Juve non si può scartare. Io direi che l'Inter è quella che gioca meglio in questo momento, spero possa rivincere ancora".

Sul ricordo più bello legato al calcio: "Il più bel ricordo nel calcio? Ne ho tantissimi, soprattutto l’affetto della gente che mi tratta incredibilmente bene: le persone mi rispettano tanto. Poi i risultati sportivi, tutte le conquiste con il Brasile e con i club. La mia vita sportiva è stata bellissima, ora devo rifare la storia da presidente”.

Ora Ronaldo ha intrapreso la carriera da Presidente. Sui dirigenti ai quali si ispira ha dichiarato: "Moratti e Perez mi hanno dato tanti consigli, con il primo c'è un rapporto umano incredibile, è come un padre. Florentino, con la sua genialità, ha reinventato il calcio coi Galacticos. Ho imparato tantissimo soprattutto da loro due".