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Repice: “Partita pericolosa per il Milan, i viola saranno arrabbiati”

Repice: “Partita pericolosa per il Milan, i viola saranno arrabbiati” - immagine 1

Francesco Repice ha commentato il prossimo turno di Serie A, concentrandosi sulla partita di domenica pomeriggio del Milan.

Redazione Il Milanista

Mancano soltanto quattro giornate di Serie A e poi il campionato sarà definitivamente concluso. Ancora non si conosce la squadra che vincerà l’ambitissimo scudetto, ma ormai la corsa è soltanto tra i due club milanesi. Proprio della lotta scudetto ha parlato Francesco Repice durante Maracanà, trasmissione di TMW Radio. Il radiocronista Rai si è così espresso sui temi del giorno:

Dopo il clamoroso errore di Radu in Bologna-Inter, si torna a parlare del ruolo del portiere: "E' la stessa cosa capitata a Donnarumma col Real Madrid. Non ci si gira mai verso la porta, questo insegnano a tutti i portieri. Ma questo modo di costruire dal basso è facilmente contrastabile, basta pressare ragionatamente e gli levi palla. E non capisco questa cosa, perché farlo allora? Io voglio portieri che parano, non che giochino con i piedi. Dipende dagli interpreti che hai".

Inter e Milan, che succederà in questo turno? Chi rischia di più? "Il Milan, perché la Fiorentina se la giocherà e sarà arrabbiata. È una grande opportunità però per dare uno scossone finale. La fame del Milan mi ha però impressionato con la Lazio. Credo che l'Inter sarà arrabbiata e andrà a prendersi i punti a Udine. La Fiorentina però farà faticare il Milan. La questione psicologica può essere determinante in questo finale".

Sull’Inter: "Se fossi in Inzaghi farei rigiocare Radu. Altrimenti così te lo perdi. Un grande club deve prendere il ragazzo da parte e dirgli 'Ora fammi vedere chi sei' e lo rimetti in campo. Ovvio, sempre se Handanovic non è in forma, altrimenti gioca lo sloveno".

Roma, come valuta Zalewski? "Andiamoci piano, è giovane. Ha frequenza di passo, velocità, sfrutta bene i corridoi per i passaggi. Poi ha tecnica. Quando parte è molto forte. Ho sentito alcuni paragoni, come quello con Bruno Conti, ma ci andrei veramente piano. Ne ha di strada da fare. E poi non è il suo ruolo, perché lui gioca in mezzo al campo".