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Pioli: “Tre anni di emozioni al Milan. Siamo in evoluzione, possiamo…”

Stefano Pioli
Stefano Pioli ha rilasciato una lunga intervista alla Lega Serie A in occasione dei tre anni sulla panchina del Milan.

Redazione Il Milanista

Se il Milan è tornato ad alti livelli, gran parte del merito è da ricercare nel suo allenatore. Stefano Pioli è arrivato in silenzio a Milanello, ha plasmato la squadra secondo le sue idee di gioco e dopo due anni e mezzo è riuscito a vincere lo scudetto. Cosa non da poco, considerato che il Tricolore mancava ai rossoneri da ben undici anni. Pioli rappresenta l’anima di questa squadra, in grado di motivare i suoi giocatori a dare il massimo e a raggiungere dei risultati insperati. Proprio domenica scorsa l’allenatore meneghinoha festeggiato i tre anni sulla panchina del Milan. Per l’occasione, Pioli si è raccontato in una lunga intervista alla Lega Serie A.

Tre anni alla guida del Milan: "Il 9 ottobre ho festeggiato i miei primi tre anni al Milan, tre anni pieni di emozioni, di lavoro, di collaborazione in un grande club. Tre anni in cui è stato fatto un percorso incredibile insieme ai miei giocatori, sempre in evoluzione. Continuiamo ad avere idee e mentalità per migliorare e crescere".

Se appena arrivato pensava di vincere lo scudetto: "Sono sempre stato molto fiducioso e positivo, il club mi ha messo a disposizione un organico con un elevatissimo potenziale e tanto talento. Quando abbini a queste caratteristiche anche la disponibilità, la voglia di crescere e di migliorare, puoi puntare veramente in alto. Siamo il Milan, era giusto cercare di tornare a vincere qualcosa ed esserci riusciti lo scorso anno ci ha dato grande soddisfazione".

Cosa ha comportato la vittoria del titolo: "La vittoria dello Scudetto per un gruppo così giovane è stata importante. Ci ha dato più consapevolezza nelle nostre qualità e nel nostro modo di giocare e stare in campo. E poi siamo diventati un obiettivo per i nostri avversari, tutti giocano per batterci, per questo dobbiamo continuare a pensare di alzare il nostro livello, se vogliamo competere per vincere ancora".

Sull’inizio di campionato: "Il bilancio in campionato sarebbe stato molto positivo se non avessimo perso contro il Napoli perché credo che, per come la squadra ha giocato, meritassimo altro. Sappiamo che dobbiamo continuare così e che possiamo fare meglio. Al nostro livello, in particolare, la cura del dettaglio può fare la differenza, come abbiamo visto e pagato sulla nostra pelle. Abbiamo subito qualche gol di troppo nonostante avessimo concesso poco agli avversari. Dobbiamo e possiamo fare ancora di più, ci prepariamo per affrontare al meglio questo troncone di campionato che sarà molto particolare".

Sulla difesa a 3: "L'avevo fatta con altre squadre e l'abbiamo già fatta qui in passato. Anche quest'anno in corso d'opera in qualche occasione abbiamo giocato a tre, ma credo che in generale non cambi molto giocare a tre o a quattro dietro, non fa giocare meglio o peggio. È questione di concetti e di principi, e noi quelli li abbiamo. Se ci saranno opportunità e occasioni riproveremo anche questa situazione".

Sulla sosta Mondiale: "E' un campionato anomalo per via delle date, non si è mai giocato così tanto ad agosto, settembre e ottobre. Ora stiamo pensando a cosa faremo in questo periodo e poi anche a come gestire la lunga sosta, soprattutto per chi non andrà ai mondiali: abbiamo già un programma per chi rimarrà a Milano, ma le incognite maggiori riguarderanno i nostri giocatori che andranno in Qatar. In quel caso bisognerà fare dei programmi individuali, in base a quando torneranno e a come torneranno. Bisognerà capire quando farli riposare e quando farli giocare. Questa sarà la situazione più delicata e importante da gestire".

Sulla squadra: "I nuovi si stanno inserendo molto bene, sono tutti ragazzi di talento, giovani e con grande potenziale. Certo, entrano in un gruppo e in un organico molto competitivo anche a livello numerico, ma hanno le qualità per essere importanti per noi. Sono molto soddisfatto anche dei vecchi, ho detto a tutti che li ho trovati meglio dell'anno scorso, più forti, più convinti, più attenti e più professionali. Quando alleni un gruppo così e puoi solo puntare al massimo!".

Sul motivare il gruppo: "Credo che il compito di un allenatore sia quello di stimolare e motivare i giocatori usando i mezzi più adatti. Conosco bene il gruppo e le sensazioni dei miei ragazzi, conosco le partite e le situazioni che andiamo ad affrontare e quindi cerco di intuire il loro umore e spirito per cercare di portarli al massimo della concentrazione".

Sul mental coach:È importantissimo allenare anche la mente: qualche anno fa mi sono allenato con un mental coach ed è stata un'esperienza che mi è servita tanto e mi ha dato tante nozioni in più che prima non avevo. Credo che molti giocatori utilizzino anche questo strumento. In generale tutto quello che serve per rendere al massimo e sfruttare il potenziale va utilizzato, perché abbiamo davanti una carriera relativamente breve e dobbiamo sfruttarla nel miglior modo possibile".

Sul gruppo: "Il nostro sport è di collettivo, bisogna coinvolgere tutti e fare in modo che tutti diano tutto quello che hanno per il bene della squadra, anche togliendosi qualcosa a livello individuale. Il gruppo è fondamentale, va messo al centro, deve venire prima di tutto".

Su Maldini e Massara: "La fortuna di un allenatore è trovare dirigenti competenti che ti sostengono e con cui puoi avere un confronto. Maldini e Massara sono una coppia perfetta e mi sto trovando benissimo con loro. Il fatto di lavorare insieme da tre anni ci ha permesso di conoscerci e di rapportarci meglio. La loro presenza è molto importante sia per me che per la squadra".

Sulla sfida di domani: "La trasferta di Verona è sempre difficile da preparare perché ogni volta affrontiamo una squadra molto fisica, intensa e difficile da superare che davanti al suo pubblico si esalta. Abbiamo le nostre carte da giocare e tanta qualità da mettere in campo, dovremo preparare molto bene ogni dettaglio perché conosciamo le difficoltà incontreremo".

Su Bob Sinclair, che non può più di sentire "Pioli on fire": "Mi dispiace! (ride, ndr) Ci sta, posso capirlo! E' una cosa un po' strana ed emozionante che non può che far piacere, anche perché è nata spontaneamente dai nostri tifosi quando ancora non avevamo vinto, quindi è ancora più bello ed emozionante".

Se dovesse scegliere quali giocatori tenere del Milan e quali prendere per il Fantacalcio: "Difficile dare questi consigli! In realtà non conosco molto le regole, ma mi tengo stretti tutti i miei, li conosco bene e non li cambierei con nessun'altro!".