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Legrottaglie: “Il Milan farà la partita della vita contro la Juve”

Legrottaglie

L’ex giocatore di Milan e Juve ha rilasciato un’intervista proprio in vista del big match di questa sera. Ecco le dichiarazioni.

Redazione Il Milanista

Questa sera è in programma il big match tra Milane Juve. Proprio in vista della gara Tuttosport ha contattato Nicola Legrottaglie, ex giocatore di entrambe le squadre. Ecco le due dichiarazioni:

Sulla sua esperienza al Milan: “L’esperienza al Milan è stata bellissima. Ricordo le immagini da cartolina del Duomo tutto pieno e noi col pullman scoperto. Si può vincere anche quando non sei al centro, ma hai contribuito comunque alla vittoria del gruppo, anche per una sola partita. Questa è la cosa bella del calcio”.

Sul periodo alla Juve: “La Juve per me è un marchio. Ce l’ho addosso, sono juventino. 7 anni alla Juve non si dimenticano, anche se ho vissuto forse i 7 anni meno vincenti della Juventus. Però abbiamo fatto un’esperienza che vale più di tanti scudetti ed è stata la Serie B. Oggi i tifosi mi incontrano e mi elogiano per tutto quello che ho lasciato nell’ambiente Juve. Come persona ho fatto gol. Magari qualcuno ha fatto anche meglio di me sul campo, ma magari oggi neanche si ricordano di lui”.

Su Milan-Juve: “A me piace molto lo stile del Milan così come la dirigenza. Credo che il Milan contro la Juventus farà la partita della vita, giocherà in casa quindi un punto glielo darei per questo. Per il resto credo che sarà una partita molto equilibrata”.

Sul Milan di Pioli: “La forza di questo Milan è l’identità che ha acquisito in questi due anni. Il problema è che ha perso due giocatori importanti come Kjaer e Tomori. Pioli deve capire come equilibrare la squadra dietro".

Sulla Juve di Allegri: “La Juventus sta tornando a un livello accettabile. Sicuramente l’esperienza di Allegri si sta facendo vedere, ma avrà bisogno di un super Dybala e di un super Cuadrado. Potrebbe comunque portare a casa il risultato e riaprirebbe anche per certi versi un campionato che sembra chiuso, ma che secondo me non lo è. Ne vedremo ancora delle belle in questo mese”.

Su Ibrahimovic: “Il campionato italiano non è proprio con un livello e ritmo altissimo. Magari in un altro contesto avrebbe fatto un po’ più fatica, però qui lo può fare ancora. L’importante è che poi il successo e la fama per una persona non diventi più importante della persona stessa. Conoscendolo bene, è una persona non proprio dura come vuol far credere. Dentro ha un cuore dolce. Io l’ho conosciuto, so com’è con la famiglia e con i figli”.

Su Chiellini: “Si vede che non è più quello di una volta, ma è normale. È un esempio nell’atteggiamento e nello spirito che mette tutte le volte che gioca. I giovani devono guardare a quello. Ha anche i suoi difetti, per carità. A volte esagera e lo incolpano perché si butta troppo a terra quando subisce un fallo, ma lo fa solo per riposare. Alla sua età lo fa solo perché a volte è stanco e furbo, quindi per riposarsi 2 minuti rimane a terra”.

Su Dybala: “Se Dybala rimane sono felice, se non rimane sono felice due volte, perché va via un giocatore che non ha un cuore e quell’attaccamento che un leader e un capitano deve avere per i colori e a volte nel sacrificarsi”.