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Capello: “Salisburgo avversario scomodo. Milan non fare l’errore di…”

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Fabio Capello ha rilasciato un’intervista sul ritorno in Champions League del Milan e ha commentato i possibili pericoli della gara.

Redazione Il Milanista

Dopo il grandissimo inizio di campionato e soprattutto dopo la bellissima vittoria nel derby, il Milan è pronto a calcare i grandi palchi europei. Questa sera i rossoneri scenderanno in campo alla Red Bull Arena per sfidare il Salisburgo. La squadra austriaca è infatti il primo avversario europeo dei Campioni d’Italia. Il match è in programma alle 21 e sarà visibile su Sky. Pioli ha preparato al meglio la sfida ed è pronto a mandare in campo quasi tutti i giocatori impiegati nella stracittadina di sabato scorso. Non dovrebbero infatti esserci delle grosse novità nella formazione rossonera, con il tecnico dei Diavoli voglioso di vincere subito la prima gara europea. Pioli è consapevole dell’importanza di vincere in trasferta e di ottenere subito i tre punti, così da poter affrontare le prossime sfide un po’ più serenamente.

Proprio del ritorno in Champions League del Milan e della Juve ha parlato Fabio Capello, intervenuto ai microfoni del Messaggero. Ecco le parole dell’ex tecnico sulle gare dei rossoneri e dei bianconeri: “Il PSG è un avversario difficilissimo da anni, ma stavolta mi sembra che abbia davvero qualcosa in più: Leo Messi. I bianconeri dovranno giocare una gara di estrema attenzione per ridurre al minimo il margine degli errori: con quei tre davanti non puoi sbagliare. Il Salisburgo è un avversario scomodo, è una squadra piena di giovani, fa calcio a cento all’ora. L’errore più grande del Milan sarebbe quello di affrontarlo con supponenza dopo il successo nel derby».

Capello ha poi commentato Leao: "È un talento fantastico, con il futuro nelle mani. Dipende da lui decidere se diventare un calciatore che scrive la storia, oppure restare a metà strada. Ho il timore che lui e Kvaratskhelia lasceranno l'Italia in un futuro più o meno prossimo. Ai giovani consiglio di metabolizzare il 50% dell'ossessione che ha portato Cristiano Ronaldo ad essere con Messi il numero uno al mondo".