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Breda: “Pioli si è evoluto al Milan. Ora ha un vantaggio per lo scudetto”

Stefano Pioli

Roberto Breda ha rilasciato un’intervista su Pioli, suo allenatore ai tempi dei granata, e sulla lotta scudetto del Milan.

Redazione Il Milanista

In occasione del match di questa sera Calciomercato.com ha intervistato Roberto Breda, ex allenatore del Pescara e del Livorno e bandiera della Salernitana. Proprio Breda è stato allenato da Stefano Piolimentre era presso i granata. Ecco le sue dichiarazioni:

Sulla Salernitana: "E' un tentativo che andava fatto, quando arriva una nuova proprietà arriva anche una ventata di entusiasmo. Questi che hanno dato sono dei segnali forti, nessuno immaginava possibili certi nomi a Salerno. Certo, le percentuali sono basse, però nel calcio mai dire mai. Dopo sei mesi infernali, quello che è successo dopo il 31 dicembre ha riacceso la città".

Su Pioli, che è stato il suo allenatore presso i granata: "Lui arrivava dalle giovanili del Chievo e aveva delle idee ben chiare che venivano dall'impostazione data da Delneri. Poi si è trovato con una realtà diversa e si è dovuto adattare ad una situazione difficile. Siamo stati ripescati e ci siamo ritrovati a dover cambiare in fretta e furia l'impostazione della rosa in poco tempo. Ma ha fatto un ottimo lavoro, sia dal punto di vista umano sia da quello tecnico, dove comunque essendo alla prima esperienza aveva qualcosa da migliorare. Poi è riuscito sempre a evolversi, passando dal non far giocare gli altri all'imporre il proprio gioco. Infatti il Milan è la squadra più europea in Italia, propositiva e di personalità".

Sugli allenatori di Serie A: "Allenatori come Pioli, Italiano, Juric, pur con idee diverse, stanno facendo bene. Italiano a Firenze sta facendo un capolavoro, ma anche la mano di Inzaghi si vede molto. Il lavoro di Pioli è ottimo, sicuramente fa parte di questa cerchia".

Sulla possibilità del Milan di vincere il campionato: "Il bello di quest'anno è che si cambia idea facilmente. A novembre avrei detto il Napoli, a gennaio Inter e ora Milan. Ci sono tanti colpi di scena, di sicuro adesso il Milan ha il vantaggio di essere fuori dalle coppe. Non voglio fare l'uccello del malaugurio per l'Inter, ma dopo le ultime partite il giudizio cambia".

Il Milan ha imparato a rinunciare a Ibrahimovic: "All'inizio ha dovuto farne a meno, per forza di cose, e via via l'ha fatto bene. È anche servito a dare forza a Giroud, che si è sentito centrale e ha trovato confidenza con il campo e con i compagni. Ora il francese è il valore aggiunto di questa squadra, che comunque è veramente completa nel reparto offensivo".

Sul migliore attaccante della Serie A: "Se uno guarda i numeri Immobile ne ha di devastanti, ma in prospettiva dico Vlahovic. Per la sua età sta facendo cose fuori dal comune. In Europa ce ne sono tre o quattro come lui. E quello che sembrava un discorso meramente economico con la Fiorentina, alla fine secondo me è più questione di ambizione, aveva bisogno di un club che potesse soddisfarlo".