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Biscardi: “Il derby di Coppa può influenzare il finale di campionato!”

Milan e Inter prima del fischio di inizio del match di Coppa Italia

Maurizio Biscardi ha parlato del derby di Milano in programma questa sera a San Siro alle 21:00. Ecco le sue parole.

Redazione Il Milanista

Maurizio Biscardi è intervenuto durante la trasmissione Maracanà, di TMW Radio. Ecco il pensiero del giornalista sul derby di Coppa Italia di questa sera:

Se il derby di questa sera darà indicazioni anche per il campionato: "Secondo me il derby può avere dei riflessi sul campionato. Da un punto di vista psicologico influenzerà sia Milan che Inter. Naturalmente chi vince avrà una grande spinta. Entrambe hanno avuto una grande annata faticosa. Infatti entrambe non hanno una grande condizione in questo momento. Chi vince perciò dovrà aggiungere alle partite finali un turno infrasettimanale, che aggiungerà fatiche. Naturalmente, però, vincere aiuta a vincere quindi stasera è importante vincere".

Sulla partita: "Io se fossi in Pioli all’inizio cercherei di fare gol. Insomma partirei con grande foga e in attacco. Essendoci ancora il gol diciamo, 'doppio' fuori casa, segnare subito per il Milan indirizzerebbe in maniera concreta la partita".

Se il Milan rimpiange di non aver preso un bomber: "Secondo me non troppo ad essere sincero. In questo campionato tutti hanno avuto l’opportunità di vincerlo. In ogni squadra c’è stato, insomma, qualcosa da recriminare. Secondo me c’è anche una certa casualità nelle ultime partite. L'Inter ha l’occasione di fare il mini triplete in Italia, ma può perdere anche tutto. Questo continua incertezza è stata data da un livellamento verso il basso".

Sugli eventuali uomini partita: "Se dovessi dire un calciatore per squadra che può decidere la partita sceglierei Leao e Perisic. Lo farei semplicemente perchè sono quelli che in una partita combattuta con una giocata di genio possono deciderla".

Se la crescita di Perisic è merito di Conte: "Non sono d’accordo con questa analisi. Inizialmente Conte non lo vedeva nemmeno ad essere sinceri. Il merito lo attribuirei al calciatore stesso che si è impegnato per migliorarsi ed essere ad oggi un titolare in quella posizione inamovibile".