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Belardi: “Al posto di Donnarumma sarei rimasto al Milan”

Gianluigi Donnarumma durante Italia-Spagna di Nations League a San Siro.

Emanuele Belardi ha parlato dell’addio di Donnarumma al Milan e della lotta delle prime quattro squadre per lo scudetto.

Redazione Il Milanista

Negli ultimi giorni Gigio Donnarumma è tornato a far parlare di sé per l’errore commesso in Champions League, che ha causato l’uscita del PSG dalla competizione. Durante la partita di ieri il portiere non è stato schierato in campo, ma si è seduto in panchina ed è stato abbondantemente fischiato dai tifosi presenti sugli spalti. Anche in Italia si è parlato del giovane portiere e in molti hanno affermato che è stato un errore lasciare il Milanper andare a Parigi. Proprio sulla questione è intervenuto anche Emanuele Belardi.

L’ex portiere della Juventus è intervenuto ai microfoni di juventusnews24 e sull’addio di Donnarumma al Milan ha dichiarato: “E’ un discorso particolare, magari aveva alte pretese rispetto all’offerta che gli aveva fatto il Milan. Io, nei suoi panni, sarei rimasto al Milan, la squadra che l’ha cresciuto, lì dove era un giocatore importante. Doveva rimanere in rossonero, ma poi il mercato in questo caso ha deciso altro. Non so se Donnarumma in estate avrebbe cambiato per una squadra italiana. Comunque ha fatto una scelta probabilmente con l’idea di vincere tutto, ma così non sarà poi perchè il PSG è uscito subito dalla Champions League. Sul mercato le vie sono infinite. Non è un rammarico per la Juve, perchè Allegri non può averne visto che ha a disposizione adesso uno dei migliori portieri che ci siano in Europa”.

L’ex portiere ha poi parlato della lotta per lo scudetto: “Credo che le prime quattro se la giocheranno fino all’ultima partita. Tra queste ovviamente c’è anche la Juve che, dopo un inizio complicato, ha iniziato a macinare risultati, specialmente nell’ultimo periodo. Considerando anche il calendario i bianconeri possono sperare in qualcosa di più del quarto posto. E poi lo dico sempre: mai dare la Juve per morta anche quando lo sembra”.