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Antonini: “Nel 2011 parlammo del bonus scudetto con Galliani a febbraio”

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L’ex rossonero ha rilasciato un’intervista sulla possibilità del Milan di vincere lo scudetto e sul titolo vinto nel 2011.

Redazione Il Milanista

È ormai evidente a tutti che il Milansogna di poter vincere lo scudetto. Non è un’impresa così impossibile, dal momento che i rossoneri si trovano al primo posto in solitaria. Gli uomini di Pioli hanno ben 56 punti, con i quali difendono la vetta della classifica. A inseguirli ci sono i nerazzurri e i partenopei a soli due punti di distanza, ma la speranza dei meneghini è di poter avere la meglio nel finale.

Proprio del Milan e della possibilità di vincere il titolo ha parlato Luca Antonini. Ecco le dichiarazioni dell’ex rossonero ai microfoni della Gazzetta dello Sport:

Sul premio scudetto del 2011: Andammo a discuterne con la societàintorno a metà febbraio: prima di marzo avevamo definito tutto. A parlarne con Galliani andarono Ambrosini, Gattuso e Seedorf, i tre giocatori più rappresentativi e anziani dello spogliatoio. Negli anni successivi invece preferimmo stilare una sorta di tabella con i vari bonus per i vari obiettivi stagionali: campionato, Champions, Coppa Italia e così via”.

Sulla reazione dei rossoneri dopo il pareggio con i granata: “Se fossi un giocatore di Pioli oggi ne uscirei fortificato, perché anche questi sono segnali positivi nel corso di una stagione da vertice.Il Milan può uscire da questo weekend così strano con una bella dose di fiducia in più. A patto che tutti siano consapevoli di aver rimediato a una situazione che si stava mettendo male, perché la squadra ha giocato una brutta partita. Questo, al di là della sconfitta dell’Inter contro il Sassuolo, è l’aspetto più importante per i giocatori, non la classifica. Tutti adesso sanno quali sono gli errori da non commettere alla prossima uscita”.

Sul prossimo impegno del Milan: “Mi aspetto un gruppo di nuovo in controllo, che sa colpire e poi gestire. La lezione di Salerno servirà a tanti giocatori, anche a chi magari frequenta la Serie A da meno tempo, come ad esempio Maignan: nel nostro campionato non puoi mai permetterti di abbassare la guardia. Se il Milan riuscirà a stare sempre sul pezzo, contro chiunque e per 95 minuti, avrà le armi per restare davanti fino alla fine”.