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Guglielminpietro: “Milan da Champions, Inter da Scudetto: io faccio il tifo per…”

3 Oct 1999:  Andres Guglielminpietro of AC Milan on the ball during the Serie A match against Lazio at the Stadio Olimpico in Rome, Italy.  Mandatory Credit: Claudio Villa /Allsport

Le parole di Andreas Guglielminpietro, ex calciatore sia del Milan che dell'Inter.

Redazione Il Milanista

Derby, parla Guglielminpietro

MILANO Andreas Guglielminpietro, ex calciatore sia del Milan che dell'Inter, ha rilasciato una lunga intervista a calciomercato.com in vista del derby tra rossoneri e nerazzurri di sabato: "Sabato vedrò il derby, non ci sono dubbi. Sono stato di recente a Milano - continua Guly -  e ho visto, dal vivo, Inter-Fiorentina e Milan-Spezia. Sono tornato in Argentina solo tre giorni fa. Per me sarà un grandissimo derby. Non riesco a fare il tifo per una squadra rispetto all'altra, sono entrambe nel mio cuore. Sono stato molto bene sia al Milan che all'Inter, io tifo sempre per lo spettacolo. Mi piace godermi la partita e i suoi personaggi, non sono un uomo che va dietro solo al risultato".

INTER DA SCUDETTO: "Candidata per il titolo? Secondo me sì, mi sono piaciute entrambe molto. Hanno raggiunto un grandissimo livello. Il Milan ha una squadra giovane e di qualità, sta puntando sul futuro. L'Inter è preparata per vincere subito. Lo scudetto è un obiettivo alla portata per i nerazzurri". ​Nonostante le diverse assenze da ambo le parti, sono tanti i possibili uomo derby: "Per l'Inter facile indicare Martinez e Lukaku. Per il Milan dico Brahim Diaz, l'ho visto giocare l'altro giorno e mi ha impressionato. Un grande colpo del Milan, è fortissimo e sa giocare benissimo a calcio. Dobbiamo solo aspettare sabato, sarà una grandissima partita. Nella mia agenda l'appuntamento è cerchiato in rosso".

MILAN DA CHAMPIONS: "Secondo me è sullo stesso livello delle proprie concorrenti a un posto in Champions League, se la gioca alla pari. Non è solo una squadra di giovani: contro lo Spezia, nella ripresa, sono entrati giocatori di esperienza che gli hanno permesso di vincere la partita. Si vede che hanno un'idea forte, basata sui giovani e su un certo tipo di calcio. Questa idea piace". Una delle chiavi della partita sarà il duello, a tutta velocità, tra Hakimi e Theo Hernandez: "Sarà una gran bella lotta perché entrambi vivono un grande momento. Il giocatore dell'Inter non ha limiti, solo margini di miglioramento. Penso sia stato il colpo più importante dell'ultima estate a livello europeo, brava l'inter a portarselo a casa. Theo non è una novità, sta crescendo stagione dopo stagione: mi piace molto. Ma non sarà l'unico duello della partita perché anche Romagnoli e De Vrij avranno avversari duri da marcare. Si è alzata molto la qualità delle due squadre, sembra essere tornato il derby dei mie anni".

SUL DERBY DI MILANO: "Sono passati degli anni, non ricordo molto bene ma mi fido di lei (ride ndr). Ricordo con piacere quasi tutte le stracittadine, forse quella del 6-0 ha avuto un impatto diverso rispetto agli altri. E' stato davvero molto strano, il fatto di aver segnato subito due gol ha cambiato totalmente la partita. Si aprirono gli spazi e tutto andò come sapete, ma secondo me non c'erano sei gol di differenza con l'Inter. Sono cose che succedono, anche se davvero poche volte nella vita. Fu sicuramente strano vedere l'invasione del tifoso nerazzurro per chiedere a Costacurta di non far fare altri gol al Milan, anche se tendenzialmente non mi soffermo su queste cose. Quando succedono queste cose non è bello rimarcare il risultato anche se ritengo sia giusto non fermarsi mai e cercare di fare più gol possibili. Siamo sportivi, pagati per fare al meglio questo lavoro. La gente vuole e merita spettacolo, tu devi dare il massimo. Noi in Argentina siamo abituati alla pressione pre-derby, io ho giocato diversi Boca Juniors-River. Il derby di Milano è diverso ma si respira sempre una grande attesa, è una settimana molto diversa dalle altre quella che porta a  Milan-Inter. San Siro ha qualcosa del tifo argentino, i supporter si fanno sentire eccome. Io non avevo particolari riti e non ero scaramantico, altri miei compagni invece ne avevano tanti. Un giocatore inizia ad abituarsi a preparare partite di questo livello. Io l'ho sempre vissuto come un'occasione unica da non perdere, mi sono sempre divertito tanto. Anzi, le dirò di più: mi manca molto giocarlo il derby. L'adrenalina del momento in cui scendi in campo è il ricordo che custodisco con più affetto".

SUI RICORDI CON I CLUB MILANESI: "Il gol di Perugia sicuramente resta uno dei momenti più belli vissuti con la maglia del Milan, ma non di certo l'unico. Quei tre anni in rossonero per me sono stati bellissimi, perfetti. I tifosi mi volevano bene e mi rispettavano, avevo dei compagni di squadra super e una grande società alle spalle. Cerco sempre di non legarmi a un solo ricordo. Ma anche l'Inter per me è stata una tappa molto importante, sono stato benissimo lì. Giocavo tanto, abbiamo sfiorato uno scudetto. Me la sono goduta tanto l'esperienza in nerazzurro. Lì ho lasciato tanti amici, sento spesso Zanetti. L'altra sera sono stato a cena con Ventola, Adani e Vieri: ho un grandissimo legame con loro. Sono dei grandissimi, ci divertiamo sempre tanto. Anche con Ivan Cordoba sono rimasto in contatto".

SU MALDINI: "Parlo spesso con lui per lavoro. Lo vedo molto bene, ha alzato il livello suo e della società. All'inizio ha avuto qualche difficoltà, forse non riusciva ad esprimersi al meglio ma è normale. Ora lo vedo coinvolto in un progetto, assoluto protagonista. Sono molto contento per lui perché è un grandissimo uomo. Sta facendo molto da dirigente, come si fa ad avere dubbi sulle sue capacità?".

UN PRONOSTICO PER IL DERBY: "Sembrerò scontato, ma non vedo favoriti. Mi aspetto una grande partita, ancora più intensa e divertente rispetto alle ultime edizioni. Le due squadre sono molto forti, hanno dei giocatori in grado di cambiare tutto con una giocata. La garra di Lautaro e la leadership di Ibrahimovic: non male vero?".

SULL'ARGENTINA: "Scegliere un solo giocatore preferito nell'Argentina non è facile, mi chiedi tanto. Abbiamo una squadra fortissima, come potete immaginare noi siamo tutti innamorati di Messi. Ma non dimentico Lautaro Martinez, è uno che mi piace tanto per come sta in campo. Noi tutti speriamo con tutto il cuore che Messi possa vincere qualcosa di importante con la Selección. La squadra sembra essere pronta...". Ma attenzione perché proprio in queste ore Carlo Pellegatti ha parlato di una clamorosa indiscrezione totalmente a sorpresa per il mercato rossonero, tenetevi forte: "Mi è arrivata una voce" >>>LEGGI SUBITO LA NOTIZIA