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Matteo Gabbia: “Pioli lo ringrazierò sempre per quello che ha fatto per me”

Matteo Gabbia

Matteo Gabbia difensore rossonero ,ha parlato ai microfoni di  Przegląd Sportowy sull'andamento della propria squadra .

Redazione Il Milanista

Matteo Gabbia difensore rossonero, è stato intervistato dal media polacco Przegląd Sportowy. Il calciatore ha raccontato il suo attuale momento in rossonero, e molto altro.

Sull’importanza dei  propri nonni : “Loro sono appassionati di calcio e tifosi del Milan. Da bambino andavo in pullman allo stadio San Siro insieme a loro e mio cugino per vedere le partite. Sono nato a Fagnano Olona, ​​paese poco distante da Milano. L’ho facevo ogni fine settimana. Poi, da adolescente, sono andato all’Accademia di Milano. Ho realizzato il mio sogno e anche il loro”.

Sul numero 46: “Il 1946 è l’anno in cui è nata mia nonna. Ha influenzato molto me stesso e la mia passione. Sono tanto legato a lei. Anche mio padre è tifoso del Milan, mentre mia madre è meno interessata al calcio”.

Sul momento  del Milan: “Abbiamo dimostrato, ancora una volta, di essere più forti di ogni difficoltà. Abbiamo ottenuto tre vittorie di fila e giocato delle grandi partite. Abbiamo fatto il nostro lavoro, ma non è stato semplice. C’è voluto tanto lavoro. Abbiamo mantenuto il nostro posto in prima linea. Ci siamo sempre concentrati sulla correzione degli errori per non ripeterli”.

Sugli obiettivi : “Il club è molto ambizioso. La vittoria di un trofeo completerebbe il nostro processo di crescita iniziato due anni fa. Faremo del nostro meglio per realizzarlo. Dobbiamo lavorare come abbiamo fatto fino ad adesso”.

Sul mister: “Tatticamente, tutti possono vedere come ci presentiamo in campo. Tutti i giocatori si sentono importanti, questo è il principale merito dell’allenatore. Ricordo che quando giocavo di meno, Pioli mi coinvolgeva in tutte le faccende di squadra, mi dava consigli, si è sempre fidato di me. Sentivo che era vicino a me. Lo ringrazierò sempre per quanto fatto per me”.

Su Ibrahimovic: “A Manchester ho visitato l’Old Trafford e nello spogliatoio mi sono fatto una foto davanti alla maglia di Ibrahimovic. Dopo qualche anno è diventato il mio compagno di squadra. Mi sembrava impossibile! Guardo sempre come si prepara per le partite, come si allena. È sempre concentrato. È esigente con se stesso, sicuramente ha alzato il nostro livello. Lui è un esempio per noi”.