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Empoli-Milan, il precedente: missile di Kakà per la conquista dello scudetto

Empoli-Milan, il precedente: missile di Kakà per la conquista dello scudetto - immagine 1

In vista della sfida di domani sera, ecco un precedente molto caro ai tifosi rossoneri. Vittoria ottenuta all’ultimo grazie al gol di Kakà.

Redazione Il Milanista

Domani sera è in programma la sfida tra Empoli e Milan. In vista del match la società rossonera ha ricordato sul sito ufficiale acmilan.com la gara andata in scena il 6 dicembre 2003, vinta dai diavoli grazie al gol di Kakà. Ecco il comunicato:

Nonostante il Milan non abbia mai perso in Serie A sul campo dell'Empoli, lo stadio Castellani evoca nei tifosi rossoneri ricordi di partite spesso ruvide e combattute. Una memoria supportata dal dato statistico, che parla di ben sette pareggi in 13 precedenti dal 1986 a oggi. Delle sei vittorie ce n'è una che salta in mente, soprattutto per il periodo particolare in cui si giocava: era il 6 dicembre 2003, pochi mesi dopo il trionfo di Manchester contro la Juventus e appena otto giorni prima la finale di Coppa Intercontinentale contro il Boca Juniors.

LO SCENARIO

Con il fresco ricordo delle vittorie in Champions League e in Coppa Italia, e un'estate che aveva portato in rossonero i brasiliani Cafu e Kaká, la stagione 2003/04 era iniziata con la conquista della quarta Supercoppa Europea della storia rossonera contro il Porto di Mourinho, ma soprattutto un avvio super in campionato. 27 punti nelle prime 11 giornate - frutto di 8 vittorie e 3 pareggi - che avevano permesso alla squadra di Ancelotti di presentarsi in Toscana forte del primo posto in coabitazione con la Roma di Capello. Con la qualificazione agli Ottavi di Champions già in cassaforte, il match del Castellani era di fatto l'ultimo appuntamento importante prima della sfida di Tokyo contro gli argentini: una partita da vincere, per tenere un passo scudetto contro due rivali - oltre ai giallorossi, anche la Juventus di Lippi - di altissimo livello.

UNA PARTITA CONTRATTA

L'importanza dell'impegno era testimoniata anche dalla formazione scelta da Ancelotti: il consueto 4-3-1-2 con Dida tra i pali; Pancaro, Nesta, Maldini e Costacurta in difesa; Seedorf, Pirlo e Gattuso in mezzo; Rui Costa ad agire dietro le due punte Shevchenko e Tomasson. L'inizio è combattuto, con l'Empoli di Perotti ben disposto in campo e capace sia di frenare le iniziative rossonere che d'impensierire la porta di Dida, con l'attacco guidato da Di Natale e Rocchi. Il primo tempo scivola via senza grosse emozioni, e lo stesso si può dire della prima metà della ripresa, con Ancelotti che deve quindi ricorrere alla panchina per sparigliare le carte.

IL MISSILE DI KAKÁ

Mancano sedici minuti al 90' quando entra in campo il giovane numero 22, arrivato in estate dal San Paolo. Dopo quattro apparizioni consecutive da titolare in campionato ad inizio stagione - impreziosite dal gol nel Derby contro l'Inter - a Kaká era stato maggiormente ritagliato un ruolo da sostituto in Serie A, a fronte di un maggior numero di minuti disputati in Champions League. Ricky però è in serata, e impiega soltanto sette minuti a far sì che quella di Ancelotti sia una scelta vincente. È l'81' quando, ricevuta palla da Seedorf a 40 metri dalla porta, Kaká si lancia in progressione verso la porta di Bucci. Un'avanzata rapida e breve, visto che Ricky decide di lasciare partire un missile dai 25 metri, una conclusione assolutamente imparabile. Un gol decisivo - il secondo in campionato, terzo con il Milan - che vale tre punti importanti, in quella che sarà la cavalcata verso il 17° Scudetto della storia rossonera.