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Dumfries: “Nessuna paura del Milan, Hakimi? Punto a Maicon”

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Danzel Dumfries, terzino olandese nerazzurro ha rilasciato delle dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport, sul derby e sulla sua carriera.

Redazione Il Milanista

Danzel Dumfries, terzino nerazzurro è stato intervistato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, dove ha parlato della sua avventura e del Derby. "Sono stati mesi divertenti, ma intensi. Per me era davvero tutto nuovo, ma sin dall'inizio ho provato a capire il più in fretta possibile come si sta in questo grande club e ad apprezzare tutte le cose belle: parlo con lo staff, conosco i compagni, ma soprattutto ascolto. Ascolto e imparo. All'inizio facevo fatica a capire, ma il calcio è sempre uguale: bisogna solo giocarlo bene come sta riuscendo a noi. Certo, poi negli ultimi due mesi ho assestato la mia posizione: ho capito che cosa mi viene chiesto, ho imparato certe letture difensive per capire prima cosa succede. Questa è la chiave. Tutta la mia vita e la carriera sono basate sul lavoro e sul miglioramento. De Vrij è decisivo, mi ha aiutato, mi ha mostrato tutto del club e qualcosa della città. È bello avere un connazionale che parla la stessa lingua: poi veniamo pure dalla stessa zona, l'area di Rotterdam, e la nostra amicizia è cresciuta in nazionale. Ho stretto molto anche con gli altri: Calhanoglu e Perisic su tutti". 

"Lo scudetto? Non ci pesa essere considerati favoriti, è una bella sensazione, ma conta solo restare fissi sull'obiettivo".

"Il derby è una gara unica, si vedeva in Olanda. Ricordo il gol di Stefan nella rimonta di due anni fa. All'andata, anche se in panchina, c'era un'atmosfera pazzesca, un'elettricità diversa. Io, però, non la preparo in modo differente: provo a rimanere sempre acceso, a prescindere dalla partita".

"Chi mi spaventa del Milan? Nessuno. Ma Zlatan Ibrahimovic è un grande, non devo aggiungere nulla, però non mi piace mai parlare troppo dei rivali: ripeto, il focus siamo noi".