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Dinho: “Al Milan anni molto belli. Maldini? Un fenomeno: può fare tutto”

Ronaldinho in azione con la maglia del Milan

SportMediaset ha intervista Dinho in vista dell'uscita del docufilm sulla sua vita intitolato The Happiest Man In The World - Ronaldinho

Redazione Il Milanista

La FIFA ha lanciato FIFA+ la sua piattaforma digitale creata con l'obiettivo di avvicinare ancora di più i tifosi di tutto il mondo allo sport che amano, gratuitamente. All'interno di FIFA+ è presente il docufilm sulla vita dell'ex Barcellona e Milan Ronaldinho: "Sono contento di condividere con gli altri tutto ciò che ho fatto nel mondo del calcio. Spero che il film piaccia alle persone e che sia un successo".

In vista del lancio del docufilm, dal titolo “The Happiest Man In The World - Ronaldinho”, l'ex Pallone d'Oro ha parlato in esclusiva ai microfoni di SportMediaset. Ecco le sue parole

A soli 21 anni si è trasferito dal Brasile in Europa, prima al PSG e poi al Barcellona. Quali difficoltà ha incontrato? - "La prima difficoltà che ho avuto una volta lasciato il Brasile per venire in Europa è stata la cultura differente, uno stile di calcio differente e ho avuto bisogno di un po' di tempo per ambientarmi".

Nel docufilm è rappresentato in modo molto chiaro lo splendido rapporto con Roberto, suo fratello, ma anche padre visto che ha perso il suo papà da bambino e poi agente - 

"Sì, mio fratello quando ho perso mio papà ha ricoperto il suo ruolo. Per me è stato perfetto, perché mio fratello è sempre stato il mio idolo e ho avuto la fortuna di dividere la casa con il mio idolo. E' stato mio fratello, mio papà, il mio idolo e il mio migliore amico, è sempre stato fondamentale nella mia vita".

Il Brasile si presenta al Mondiale come numero 1 del ranking Fifa. Può vincerlo? Chi sarà la stella della Seleçao? - "Penso che abbia molte possibilità di vincere, perché ha una squadra molto forte, sono insieme da diverso tempo, hanno un allenatore molto bravo e hanno uno dei migliori giocatori del mondo che è Neymar e che può fare la differenza. Credo che si trovi bene a giocare con la Seleçao, una squadra che gli dà la possibilità di giocare sciolto e penso che arriverà in un ottimo momento della sua vita e della sua carriera per poter scrivere la storia e vincere il Mondiale. Spero che ce la facciano".

L'Italia fuori dai Mondiali per la seconda volta di fila? Che idea si è fatto? - "E' una sorpresa molto grande, un peccato perché l'Italia è sempre l'Italia e in un Mondiale senza Italia manca qualcosa, è davvero un peccato".

Che ricordi ha della tua esperienza al Milan? - "Sono stati due anni molto belli. Era una squadra con grandissimi giocatori, quindi sono stato felice di condividere lo spogliatoio e le partite con tutti i campioni che aveva il Milan".

Paolo Maldini un campione in campo e ora un bravissimo manager. Se lo sarebbe aspettato? - "Sì, Paolo è stato uno dei più grandi che abbia mai visto, ci ho giocato contro e ci ho giocato assieme. Sono un suo grande tifoso, potrebbe anche fare il Presidente della Repubblica. E' un fenomeno".

Il Milan è in piena corsa per lo scudetto. Pensa che possa essere la volta buona? - "Credo che il Milan sia sulla giusta strada, spero che possa vincere, tornare a vincere dopo tanto tempo".

Ibrahimovic gioca ancora a 40 anni. Cosa ne pensa? - "Ibra è un fenomeno. Alla sua età è meglio di tanti giovani. Se vuole può giocare fino a 50 anni, perché la qualità non gli manca e fisicamente è sempre un fenomeno".

Cosa ne pensa di Mbappé e Haaland. Chi le piace di più? - "Hai menzionato i due che più mi piacciono, Haaland e Mbappé. Sono molto giovani e hanno un grande talento, tutto il mondo li sta ammirando. Mbappé è un giovane che mi piace veder giocare, sta facendo la storia e può fare ancora tanto".