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Dida: “Maignan vuole crescere molto. Ibra? Ti fa lavorare di più”.

Nelson Dida

Ecco le parole dell'ex portiere del Milan Nelson Dida. L'eroe di Manchester è ora uno dei preparatori atletici del club rossonero

Redazione Il Milanista

Ai microfoni del canale YouTube del Milan è intervenuto Nelson Dida, eroe di Manchester e attuale preparatore dei portiere del club. Ecco le sue parole:

SU STEFANO PIOLI - "Pioli è un grande allenatore, è uno che dà tanto per il Milan. Sto imparando tantissimo da lui. Magari un giorno diventerò anch'io allenatore. Il Milan attuale? E' un gruppo che sta crescendo, ci sono tanti giovani che noi più vecchi dobbiamo aiutare a crescere. Stanno crescendo tanto con Pioli e anche con Ibrahimovic. Zlatan ti fa lavorare ancora di più, è uno che pretende tanto da tutti. Sta trasmettendo tanto ai più giovani".

SULLA SERATA DI MANCHESTER - "Prima dei rigori ero molto concentrato, ero consapevole di dover fare qualcosa di importante per la squadra. Quella è stata una serata indimenticabile, l'abbraccio di Sheva dopo l'ultimo rigore è stato bellissimo".

SU MAIGNAN - "Ho trovato un ragazzo che ha una voglia enorme di crescere. Ha scelto il Milan per questo, perché il Milan è una grandissima squadra e lui è consapevole e lavorando e impegnandosi può fare sempre meglio. È una persona concentratissima, vuole sempre imparare, da quando è arrivata ha questa voglia continua di crescere. Gli provo sempre a passare tutta la mia esperienza al Milan, è sempre attento a tutto e secondo me dimostrerà ancora di più di essere un grandissimo portiere”.

INIZIO CARRIERA - "Ho iniziato la mia carriera in una squadra piccolissima. Non avrei mai pensato di arrivare al Milan. Già uscire da quella piccola città era impensabile. Quando sono arrivato al Milan non è stato facile all'inizio. Anche perchè quando mi hanno preso mi hanno mandato in prestito al Lugano e al primo allenamento ha nevicato. Io non avevo mai visto la neve, mi sono anche chiesto cosa ci facevo lì. Era tutto strano per me, però erano difficoltà che dovevo affrontare. Mi sono serviti quei mesi al Lugano, vivevo a Milano con Ronaldo anche se lui giocava all'Inter".