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Di Cera: “Milan contro Udinese e Napoli servono sei punti”

Il Milan esulta dopo un gol segnato contro l'Empoli.

Ecco l'analisi sul Milan, dopo il pareggio contro la Salernitana, del noto giornalista Di Cera a MilanNews.it

Redazione Il Milanista

Il noto giornalista de La Gazzetta dello Sport Giuseppe Di Cera ha rilasciato un'intervista a MilanNews.it. Ecco le sue parole

Di Cera, che gara sarà quella contro l'Udinese dopo il pareggio contro la Salernitana? - “Il pareggio con la Salernitana mi ha un po’ meravigliato, è stato un risultato pesantissimo. Contro l’Udinese sarà fondamentale vincere, anche perché la gara successiva sarà quella in casa del Napoli. Ci sarà da lottare, ma il Milan deve avere come prossimi obiettivi i sei punti”.

Chi vede avvantaggiato per la lotta Scudetto tra Milan, Inter e Napoli? - "Lo Scudetto è l’obiettivo primario, hanno tutte la motivazione per vincerlo. Credo che fino a quando Inter e Napoli avranno l’impegno gravoso delle Coppe Europee il Milan potrebbe avere qualche opportunità. Allo stesso modo però mancano ancora tante gare da giocare, al momento vedo una percentuale di successo uguale per tutte”.

Il Milan è rinato anche grazie a Pioli, che meriti ha questo allenatore secondo lei? - Forse il 90% della rinascita del Milan è proprio merito di Pioli. Il lavoro svolto con i giocatori è stato incredibile, è riuscito ad entrare nella loro testa e i frutti si vedono adesso. Pioli ha creato un feeling con ogni giocatore ma anche con la dirigenza, è riuscito a trasmettere un’idea al Milan. Qualunque cosa abbia fatto la squadra fino a questo momento credo sia merito suo”.

Ibrahimovic, invece, rinnoverà? - La riconoscenza nei confronti di Ibrahimovic è infinita. La realtà però ci dice che fisicamente non è più quello di dieci anni fa. Credo che il rinnovo sia possibile, la società ha le competenze giuste per valutare se sia giusto o meno farlo soprattutto in base al costo. Un prolungamento a determinante cifre risulterebbe controproducente. Qualora la società decidesse di rinnovarlo chiaramente sarebbe una cosa molto positiva”.

In futuro lo vede come dirigente al Milan? - Un uomo del suo spessore in quel ruolo potrebbe servire tantissimo. Sarebbe importante se questo rapporto tra Ibrahimovic e il Milan si evolvesse successivamente in questo senso. Una squadra risulta vincente anche con dei leader all’esterno, una sua presenza dentro la società risulterebbe ancora più decisiva. Credo che questa possa essere l’evoluzione migliore per il lavoro fatto in questi anni”.

Come pensa si concluderà la vicenda legata al rinnovo di Kessié? - “Anche sulla base delle esperienze precedenti credo che Kessié non rinnoverà. Se un giocatore ha voglia di continuare, come successo per Theo ma anche per altri, semplicemente lo fa. La non decisione in realtà è già una decisione. Ciò che ha infastidito i tifosi è stata la poca chiarezza avuta in questa vicenda".

E le altre vicende contrattuali ancora pendenti? - Romagnoli è una via di mezzo, in questo momento si trova in un limbo e secondo me alla fine non resterà. Bennacer e Rafael Leao? Credo che loro due firmeranno, nel Milan hanno trovato qualcosa di importante”.

Theo e Leao sono due tra i migliori del Milan, in cosa possono migliorare? - Theo Hernandez e Leao devono crescere ancora, hanno tutte le potenzialità per farlo. Theo ancora commette alcuni errori in fase difensiva, ma ha una volontà, una qualità ed un’intelligenza che pochi possono vantare. Leao con le proprie giocate può sempre fare la differenza, ultimamente si è applicato anche in fase difensiva ma deve migliorare sotto l’aspetto mentale. A volte si estranea ad un certo punto della partita, deve imparare a rimanere concentrato per tutti i novanta minuti”.

Tonali potrà scrivere la storia di questo Milan? - Tonali mi piace tantissimo, ha avuto una crescita enorme. Parliamo di un grande giocatore ma anche di un vero tifoso del Milan. Lo dimostra tutti i giorni giocando bene ed esternando la sua grande personalità. Questo non può che essere un valore aggiunto, è un ragazzo intelligente oltre che un punto di riferimento per il presente e per il futuro”.

Brahim Diaz ha iniziato bene la stagione, ma ha avuto alti e bassi. Sotto quale aspetto deve lavorare di più? - Brahim Diaz ha avuto un passaggio a vuoto, nonostante questo Pioli gli ha dato fiducia ed è stato decisivo il suo ingresso nel derby. Ha tutte le carte in regola per poter dare tanto a questo Milan, del resto è parte del progetto tecnico. Possiede una grande tecnica, è in grado di fare la differenza ma può ancora crescere, soprattutto sotto l’aspetto psicologico”.

Il Milan, nonostante abbia preso un giovane come Lazetic, ha bisogno almeno di un altro attaccante? - Considerando i quarant’anni di Ibra e i trentasei di Giroud credo che il Milan abbia bisogno almeno di altre due punte. Si parla bene di Lazetic, ma bisognerà avere tanta pazienza per poter valutare la sua capacità di adattamento al campionato italiano. Pioli sicuramente sa come poterlo inserire gradualmente in rosa”.

E in difesa su chi punterà la dirigenza milanista? - La scelta di non compiere un grande investimento a gennaio è anche legata ai bilanci. Credo che un rinforzo in difesa per il Milan sia necessario, la società ha valutato diversi profili e sono dell’avviso che prenderà il giocatore che si potrà adattare meglio agli schemi di Pioli”.

Adli e Pobega resteranno al Milan durante la prossima stagione o andranno nuovamente in prestito? - Il Milan nella prossima stagione rinforzerà il proprio centrocampo con il rientro di Adli. Personalmente riprenderei anche Pobega, è una mezzala completa che negli ultimi anni ha avuto modo di far esperienza in Serie A. Il Milan è chiaramente un’altra cosa rispetto ad altre realtà, ma credo che possa tornare utile”.

Quale sarà la sua prossima opera dedicata al Milan? - Lo scorso novembre è uscito il grande libro dei quiz sulla storia del Milan, la mia nona opera rossonera dove è anche presente la prefazione di Luca Serafini. Non posso anticipare nulla, ma sono al lavoro per il decimo libro che uscirà il prossimo novembre”.