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Di Canio non ha dubbi: “Origi? Non è un goleador, ma sa come si vince”

Paolo Di Canio
"Origi al Milan non sarà un flop": così ne parla l'ex calciatore Paolo Di Canio. Per lui, Origi troverà la sua dimensione in rossonero

Redazione Il Milanista

Paolo Di Canio è sicuro al 100%: "Divock Origi sarà fondamentale per il Milan perché sa come si vince" L'ex calciatore di Lazio e West Ham United e ora commentatore ed opinionista sportivo per Sky Sport, la veda lunga sul calciatore del Milan. Per lui, quest'occasione sarò fondamentale per lui ma anche per il Diavolo stesso. E allora Stefano Pioli non vede l'ora di averlo a disposizione e di poterne sfruttare le meravigliose doti tecniche. Ma non solo: anche e soprattutto per la sua incredibile facilità di risultare decisivo nei momenti cruciali della stagione.

Si sa, i più esperti ricorderanno quanto il centravanti fosse una manna dal cielo per il Liverpool. Per carità, lui non aveva affatto un ruolo centrale nei Reds, ma quanto subentrava la maggior parte delle volte il suo zampino lo lasciava. La sua firma d'autore. E i tifosi del club britannico se lo ricorderanno. Tanti momenti decisivi, su tutti due in particolare: stagione 2018/2019, la doppietta in semifinale di Champions League nell'incredibile rimonta contro il Barcellona. Ma anche il gol in finale di Champions contro il Tottenham Hotspur nella stessa stagione: diagonale fulmineo al povero Hugo Lloris e 2-0 finale. Insomma, non è di certo a cui tremano le gambe nei momenti decisivi. Tutt'altro.

E l'ex Hammer non ha dubbi. Tant'è che lo ha confermato direttamente ai microfoni di Tuttosport. In anteprima, cari lettori fidati de IlMilanista.it, vi riportiamo le dichiarazioni rilasciate da Paolo Di Canio. Le troverete qui di seguito: "Non è un goleador, ma viene ricordato per i gol decisivi in Champions. Può essere un acquisto importantissimo per il Milan. E’ uno abituato a lottare per vincere e arriva in un club appena tornato al successo. Ha lavorato in una squadra di altissimo livello, ha fisico e velocità per fare bene in Italia, però deve applicarsi per diventare di più una prima punta. Ha l’età giusta per farlo e le doti non gli mancano, è bravo a calciare con entrambi i piedi, è forte di testa e in acrobazia. Però arriva dal Liverpool, il top del top. Pensi a Lucas Leiva che dopo due stagioni da esubero nei Reds è arrivato alla Lazio a 30 anni ed è diventato per un paio di campionati il miglior centrocampista difensivo della Serie A".