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Deulofeu: “Milan nel cuore, lì mi è stata data fiducia da subito”

Gerard Deulofeu ex giocatore del Milan

L'ex giocatore del Milan Gerard Deulofeu ha parlato in un'intervista a Sportweek. Andiamo a sentire le sue parole.

Redazione Il Milanista

Il giocatore dell'Udinese Gerard Deulofeu ha parlato e ha detto: “Ho grande fiducia in me stesso: sono riemerso da due infortuni gravi. Ho sfruttato i mesi di riposo forzato per pensare, per fare un’analisi di me stesso e capire chi avrei voluto essere. Anche per questo ora mi sento molto, molto forte. Vedo ancora dieci anni di carriera davanti a me. Io discontinuo? Perché ero giovane, non avevo esperienza. Avevo giocato in un solo club, il Barcellona. Trasferirmi in Inghilterra e in Italia mi è servito per crescere: ho potuto conoscere un altro calcio, nuovi spogliatoi. Così sono diventato più maturo, ho imparato cosa fare in campo e fuori dal campo”.

 

Su Messi

“Non posso dire che fossimo amici, ma abbiamo avuto un buonissimo rapporto. Per il resto, ho imparato tanto osservandolo. Con Messi non si può fare di più: devi solo guardare. Poi torni a casa e pensi: come posso fare per imitarlo? Ma arrivare al suo livello non è possibile. I più forti con cui ho giocato? I primi tre sono Messi, Xavi e Iniesta. Non ho dubbi. Poi ci sono stati Sergio Ramos, David Silva e Jordi Alba in nazionale, Lukaku, Banega, Donnarumma”.

 

Sul Milan

“Al Milan sono stato molto bene. Mi sono sentito forte perché dal primo giorno mi è stata data fiducia. Al Milan si respira l’aria del grande club, è qualcosa che percepisci subito, dappertutto, dentro e fuori da Milanello. Il Milan lo porto nel cuore, sempre. Cosa mi chiede Gotti? Non tante cose, mi lascia molta libertà in attacco e di coprire un po’ sul regista avversario. Soprattutto, mi vuole vicino alla porta per provare a far gol. È ciò che serve alla squadra, anche se io non sono una punta; sono uno che sta vicino a una punta e che, come dicevo, crea calcio. E adesso che giochiamo con un vero centravanti, Beto, per me è molto più facile».