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De Siervo: “Superlega? Diminuzione del 30% dei ricavi” E Tebas attacca

Luigi De Siervo

L'A.d. della Lega Serie A Luigi De Siervo è intervenuto, così come il numero uno della Liga, Javier Tebas al Social Football Summit

Redazione Il Milanista

Nella splendida cornice di Roma si è tenuto il Social Football Summit. Durante l'evento ha preso la parola l'a.d. della Lega Serie A Luigi De Siervo. Il dirigente ha commentato il problema dei giocatori free agent che causano danni finanziari ai club: "Più che il miliardo abbondante che è stato perso causa Covid, è stato un grosso problema l'atteggiamento dei giocatori che in un momento di difficoltà si sono girati dall'altra parte e hanno rifiutato i rinnovi lasciando le proprie squadre in difficoltà per andare a guadagnare di più. E per i club non ci sono strumenti per fermare la volontà di giocatori e agenti. Stiamo cercando di rinnovare il contratto collettivo con i calciatori nel quale chiediamo un po' di flessibilità in questo senso, ma stiamo trovando grandi resistenze. I giocatori, che sono dei privilegiati, dovrebbero tenere conto anche dei risultati economici dei propri club".

SULLA SUPERLEGA E SULLE PROBLEMATICHE CHE COMPORTEREBBE - "In Italia l’analisi Deloitte certifica che una Superlega porterebbe una diminuzione del 30% dei ricavi e sarebbe insostenibile. Soldi che sottraggono investimenti sulle leghe nazionali. C’è anche il problema del calendario, perché c’è una spinta forte delle grandi squadre nel sottrarsi dai campionati nazionali per svolgere più partite internazionali. Peraltro, le 12 squadre firmatarie erano tra le più indebitate e questo è un tema significativo. Non dobbiamo fare una prepotenza, ma migliorare il sistema attuale, implementando la competizione della Champions League e lavorando affinché le squadre che più investono possano essere più soddisfatte. La strada del calcio virtuoso. Le Leghe europee mai come in questo periodo hanno trovato una compattezza nella direzione di concentrarsi sul sistema di regole. Il percorso non può che essere questo. Il fair play finanziario non allenti le sue maglie: lo vedremo nelle prossime finestre di mercato, perché sarà ancora una volta il problema su cui dobbiamo vigilare tutti".

E sulla Superlega è intervenuto anche il Presidente della Liga Javier Tebas. Ecco le sue parole: "La Superlega non avrebbe risolto le problematiche del calcio europeo. Il calcio non è rappresentato da venti club per quanto grandi e potenti siano. Abbiamo oltre 1500 club che non erano compresi in quel progetto. La Superlega avrebbe aggravato le condizioni di tutti gli altri. I problemi scaturiti dalla pandemia non si risolvono cambiando i format, ma attraverso norme di controllo economico nei campionati domestici. La Superlega non risolve questo, anzi distruggerebbe l’ecosistema del calcio”.

SUL CALCIO POST PANDEMIA - Possiamo uscire da questa situazione solo con il controllo e la riduzione dei costi. Grazie a tutto questo il Barca può accedere ai mercati finanziari, ma vale anche per tutti i club spagnoli che sono sopravvissuti al Covid proprio grazie a questo. Dobbiamo essere rigidi negli apporti di capitale illimitati dei club, questo aumenta l’inflazione e lo vedremo con il Psg e il Manchester City”.