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Cori razzisti nei confronti di Kessie ed Ibra, la decisione del giudice sportivo

Zlatan Ibrahimovic

Nel match tra Roma e Milan ci sono stati molti episodi spiacevoli. Una parte della tifoseria giallorossa avrebbe incitato cori razzisti

Redazione Il Milanista

Nonostante le tantissime iniziative di sensibilizzazione contro il razzismo, ancora molti tifosi continuano a macchiarsi di cori sessisti e discriminatori. Moltissimi sono tuttora gli episodi di razzismo all'interno degli stadi. Dagli spalti numerosissimi tifosi rivolgono ai giocatori di colore cori o fischi, conditi molto spesso da gesti provocatori. Si parla moltissimo di come si dovrebbe comportare l'arbitro in caso di questi pessimi episodi. Il direttore di gara dovrebbe sospendere la partita, con la possibilità di sconfitta ai danni della squadra con tifosi che incitano cori razzisti. Nessun arbitro però fino ad ora ha mai preso un provvedimento così severo. In Premier League, se un tifoso viene riconosciuto mentre proferisce frasi o versi discriminatori, gli viene immediatamente dato il daspo. Ovvero il divieto di rimettere piede in uno stadio.

Il centrocampista del Milan Bakayoko, ha commentato così i cori a lui rivolti nel match contro la Lazio: " Per i tifosi della Lazio che hanno rivolto cori razzisti a me e a mio fratello Franck Kessie volevo dire che siamo forti e siamo orgogliosi del colore della nostra pelle". Un' episodio simile si è verificato lo scorso 31 ottobre, nel match tra Roma e Milan. Il giudice sportivo infatti ha punito l'intero settore giallorosso per gli insulti discriminatori nei confronti dei due milanisti; Franck Kessie e Zlatan Ibrahimovic. Gli episodi sono avvenuti dopo il vantaggio rossonero al goal di Ibra e successivamente anche con il raddoppio di Kessie, al quale erano rivolti i "buu" del pubblico.

La Roma con un comunicato si estranea totalmente ai comportamenti dei tifosi e condanna il gesto :"All’AS Roma c’è tolleranza zero nei confronti del razzismo in ogni sua forma. Il Club è concretamente impegnato da molti anni nel contrastare il razzismo e ogni forma di discriminazione. Come organizzazione, continuiamo a promuovere con ogni mezzo possibile un cambiamento positivo". Il giudice sportivo ha deciso  di punire la Curva Sud della Roma con la chiusura per un turno.