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Bonucci: “Ho rifiutato il City per recuperare il terreno perso andando al Milan”

Bonucci con la maglia della Nazionale

Leonardo Bonucci ai microfoni del portale The Athletic ha spiegato i motivi del mancato approdo al City per recuperare ia stagione al Milan

Redazione Il Milanista

Questa sera la Juventus di Max Allegri affronterà i Campioni d'Europa del Chelsea. Una partita importante per il cammino in Champions League dei bianconeri. In vista del match odierno ai microfoni del portale inglese The Athletic è intervenuto Leonardo Bonucci.

Il numero 19 ha affrontato molti argomenti come ad esempio il suo mancato trasferimento al City quando vestiva la maglia rossonera, di Romelu Lukaku e di Cristiano Ronaldo. Ecco le sue parole:

SU CRISTIANO RONALDO - "Ha avuto un'influenza molto forte su di noi, soltanto il fatto di poterci allenare con lui ci ha dato qualcosa in più ma inconsciamente abbiamo iniziato a pensare che la sua presenza da sola fossa sufficiente per vincere le partite. Siamo mancati un po’ nel nostro lavoro quotidiano, nell’umiltà, nel sacrificio, nella voglia di esserci giorno dopo giorno per i compagni di squadra. Penso che negli ultimi anni si sia visto”.

 Leonardo Bonucci ai tempi del Milan

SUL MANCATO PASSAGGIO AL MANCHESTER CITY - "Avevo il sogno di essere allenato da Guardiola. Cinque anni fa ci sono andato davvero vicino, ero sul punto di trasferirmi a Manchester. Eravamo ai dettagli ma poi la Juve non ha voluto cedermi e abbiamo deciso che sarei rimasto. Quando sono andato al Milan sarei potuto andare al City, ma le cose non sono andate come dovevano andare perché avevo già dato la mia parola al Milan. L’anno scorso ho parlato di nuovo con Pep che mi voleva ma gli ho detto che la Juventus è casa mia e che sono felice di stare qui. Volevo recuperare il terreno perso andando al Milan per una stagione e tornare a essere un simbolo della Juventus, è la cosa più eccitante che potessi fare in questo momento della mia carriera”.

SULL'EX NERAZZURRO LUKAKU, AVVERSARIO DI QUESTA SERA -  "Ha dimostrato di essere un attaccante completo, visto che può vincere le partite da solo. Quando giochi contro di lui devi restare concentrato per 100 minuti a partita. Contro Lukaku non devi mai ingaggiare una battaglia fisica o giocare a stretto contatto. In area è bravissimo a giocare uomo su uomo, devi essere in prima linea, cercare di leggere la partita e giocare duro. Se gli lasci prendere posizione lui ti supera e non sarai più in grado di uscire o anticiparlo”.