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Sacchi: “Juve-Inter? Partita degli Anni 60. Sul Milan di Pioli …”

Arrigo Sacchi, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ha parlato di Juventus-Inter 0-1

Redazione Il Milanista

Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan ha rilasciato un'intervista in esclusiva ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ha parlato di Juventus-Inter 0-1 di ieri sera all'Allianz Stadium, ma anche dei rossoneri, del Napoli e della lotta Scudetto. Queste le sue dichiarazioni integrali.

Su Juve-Inter: "Spero che questa partita non venga trasmessa all’estero, perché il calcio italiano ci fa una gran brutta figura. Zero spettacolo, tanti falli, tante sceneggiate, poca sportività. Ma vogliamo capire che, se si gioca bene, a parità di valori tecnici si vince? Vogliamo metterci in testa che il pubblico ha voglia di divertirsi e non di vedere delle sfide che assomigliano alle lotte dei gladiatori di duemila anni fa? A tratti mi è sembrato di assistere a una partita degli anni Sessanta".

Sulla Juve meglio dell'Inter nel gioco: "In avvio del primo tempo, sì. I bianconeri hanno provato a verticalizzare su Dušan Vlahović, che ha ottimi tempi di smarcamento, però sono sempre state improvvisazioni. L’Inter, invece, mi è sembrata timorosa, molto chiusa. Massimiliano Allegri e Simone Inzaghi sono due bravissimi tattici che aspettano l’errore dell’avversario o l’exploit del singolo per colpire. In questo caso i nerazzurri hanno sfruttato questa idea di calcio che a me non appartiene. Io credo che il calcio sia bellezza, divertimento, organizzazione, sacrificio, armonio. In Juve-Inter non ho visto nulla di tutto questo e mi dispiace perché sono le due squadre italiane che più hanno speso sul mercato e, di conseguenza, dovrebbero essere quelle più forti”.

Sulla Juventus fuori dalla corsa Scudetto: "Direi di sì. Loro hanno subito una bruttissima sconfitta in Champions League contro il Villarreal e quelle sono batoste che ci si porta dietro per un bel po’ di tempo, anche se magari neanche te ne accorgi. I risultati negativi lavorano nella mente dei giocatori e rischiano di logorarla".