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Albertini: “Leao? Difficile trattenerlo. Dipenderà molto da lui…”

Rafael Leao
Demetrio Albertini dice la sua. L'ex centrocampista del Milan, intervistato da "TMW" ha parlato del mondo rossonero

Redazione Il Milanista

Demetrio Albertini dice la sua. L'ex centrocampista del Milan, intervistato da "TMW" a margine del Gran Galà del Calcio 2022, ha parlato di diversi temi chiave di casa rossonera, tra cui il futuro di Rafael Leao.

Su Tonali

“Essendo milanista sta dimostrando tutto il suo talento e la sua qualità. Sandro ha la consapevolezza di avere l'opportunità di vincere tanto con la sua squadra del cuore”.

Su Leao

Molto difficile trattenerlo. Credo che il Milan abbia una situazione di gestione molto complicata vista da fuori. Tante volte però è il desiderio del giocatore e dipenderà da lui e da cosa vuole fare. Ora si conosce il progetto del Milan: stanno crescendo tanti giocatori, hanno vinto lo scudetto meritatamente, hanno allenatore e società solida, si migliora di volta in volta. Dipenderà da cosa vorrà lui personalmente”.

Sul Chelsea

“Non ha iniziato molto bene la stagione: cambio d’allenatore e situazioni travagliate. È sempre difficile incontrare una squadra attrezzata come quella del Chelsea. Nei risultati l’anno scorso non è andata bene per il Milan ma personalmente ho visto una squadra matura, per cui tanti era l’esordio in Champions: quest’anno sanno cosa vuol dire giocare a livello internazionale. Sono fiducioso”.

Sugli infortuni

“Gli infortuni incidono sempre, perché c’è sempre un cambiamento. Ma il Milan ha una mentalità uno stile di gioco e un lavoro dietro a cui si può aggrappare nei momenti di difficoltà. Cambieranno magari le qualità di alcuni giocatori ma l’interpretazione della partita sarà sempre la stessa”.

Su De Ketelaere

Serve pazienza, come con tutti i giocatori giovani di grande qualità. Riprendere tutte le critiche che ha avuto Tonali il primo anno e le metterei sul banco degli imputati dopo un anno di grandissima statura che ha avuto Sandro. In Italia vedo sempre un disfattismo per i giovani che alla fine non riusciamo a far crescere. Tante volte basta solo pazienza”.