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Si doveva cadere, ma ci rialzeremo: l’analisti post Milan 1-3 Juventus

Il goal di McKennie visto dagli sguardi di Donnarumma e di Kjaer

Il commento del giorno dopo de ilMilanista.it alla sfida tra Milan e Juventus, vinta per 1 a 3 dai bianconeri.

Redazione Il Milanista

L'analisti post Milan 1-3 Juventus

MILANO - Il Milan, dopo 27 partite di imbattibilità in Italia, perde per 1 a 3 contro la Juventus, nella sfida valida per la 16esima giornata di Serie A; a segno Federico Chiesa con una doppietta al 18esimo e al 62esimo, inframmezzata dal momentaneo pareggio rossonero di Davide Calabria al 41esimo e incorniciata dal definitivo terzo goal bianconero firmato al 76esimo da Weston McKennie. Il Milan, comunque, si mantiene primo in classifica con 37 punti, a +1 sull'Inter, +4 sulla Roma e a + 7 sulla Juventus (con una partita in meno).

Il commento de ilMilanista.it

Prima o poi si doveva cadere, ma l'importante, ora, è rialzarsi. E il campionato ce ne darà subito occasione sabato 9 gennaio alle 20:45 sempre a San Siro contro il Torino dell'ex Marco Giampaolo. Certamente dovremmo sperare in qualche recupero dall'infermeria... Non voglio assolutamente dire che la Juventus ieri abbia vinto solo e soltanto per le assenze in casa rossonera, ma certamente con la squadra al completo avremmo potuto vedere un'altra partita e, probabilmente, anche un altro finale. La sconfitta era, di fatto, preventivabile e non guasta in alcun modo il cammino straordinario della squadra di Pioli fino ad adesso, anzi.

 Wojciech Szczesny della Juventus impegnato a respingere una conclusione del Milan

Parlare di alibi non serve a nulla, ma era chiaro che il Milan, senza Ibrahimovic, Bennacer, Tonali, Rebic, Krunic, Gabbia e Saelemaekers avrebbe fatto molta fatica a contenere, alla distanza, una Juventus già più forte di suo sulla carta. Eppure i rossoneri hanno sfoderato una buona prestazione: di cuore, di orgoglio, di organizzazione, di talento; non è bastato, anche perché, oltre alle assenze, ha pesato la giornata no di Romagnoli e di Theo Hernandez, asfaltato, una tantum, dal dirimpettaio bianconero Chiesa. Paradossalmente, perdere dopo 27 partite di imbattibilità ci fa riassaporare una sensazione nuova e disgustosa, ma di quelle che ti fortificano. Lo sapremo già sabato 9 gennaio, quando sarà importante rialzarsi subito dopo la prima caduta. E sempre da primi in classifica. >>> E intanto Elliott vuole sognare in grande, tra Champions e Scudetto: arriva il sì definitivo per tre grandi colpi a gennaio! <<<