archivio2018

ESCLUSIVA – Lorenzo Amoruso: “Gattuso era un combattente già ai Rangers. Quando mi infortunai fu lui ad aiutarmi…”

ESCLUSIVA – Lorenzo Amoruso: “Gattuso era un combattente già ai Rangers. Quando mi infortunai fu lui ad aiutarmi…” - immagine 1
Intervista esclusiva a Lorenzo Amoruso

Redazione Il Milanista

Di Giovanni Manco

MILANO - In esclusiva, abbiamo contatto Lorenzo Amoruso il quale ha rilasciato un'intervista ai nostri microfoni.

Amoruso, oltre ad aver vestito le maglia di Bari, Mantova e Fiorentina è stato anche per 6 anni difensore - e poi capitano - dei Rangers dove è stato anche compagno di mister Gattuso.

Signor Amoruso, ci parli un po' del Gattuso dei Rangers. Che tipo era? Che aneddoti legati a lui può raccontarci? "Rino è e morirà combatte, uno che non si da mai per perso. L'esperienza estere gli è servita per crescere e per capire le realtà differenti che ci sono nel mondo, capire un calcio diverso. Vi dico che nel periodo in cui siamo stati in Scozia ho potuto capire la grande persona che è: ho avuto un infortunio e per smaltirlo mi sono trasferito a casa sua per un po'. A casa mia c'erano troppe scale e da lui avevo la possibilità di muovermi meglio. Ho vissuto con lui e la sua famiglia e devo dire che sono delle persone eccezionali, dal padre Franco alla madre alle sorelle fino alle cugine... Persona, lui e la sua famiglia, davvero a modo e con valori importantissimi".

Come lo vede in queste vesti da allenatore? "Sta facendo il suo percorso, non è ancora il Rino che al Milan vogliono ma è normale. Sta migliorando tantissimo, chi ha visto giocare le sua squadre tra Palermo, Grecia e Pisa, è consapevole dei passi in avanti che sta facendo. Il suo e quello di Gigi Riccio è un percorso che parte da lontano, sono un'accoppiata fin da ragazzini quando giocavano insieme nel settore giovanile del Perugia. Futuro? Non lo so perché un allenatore è vincolato ai risultati. Al Milan vogliono vincere e lui deve rispettare queste aspettative. È chiaro, come ho detto, che sta migliorando e credo che stia portando la sua voglia ed il suo attaccamento alla maglia milanista. Con Leonardo e Maldini è ancora più facile... Mi auguro che possa essere un allenatore di lungo corso, perché no".

Dal difensore a difensore, che idea si è fatta su Romagnoli e Caldara? "Romagnoli è migliorato tanto ma ha ancora da migliorare. Secondo me deve diventare più cattivo in alcune situazioni tipiche per un difensore, ma ci sta arrivando, è uno destinato a diventare tra i migliori. Caldara sta avendo tanti infortuni che non gli stanno permettendo di confermarsi a livelli dell'Atalanta. Ci sta, fa parte del calcio. Questo sport è così, ti da tantissimo e poi ci sono anche di momenti di sfortuna. Spero che le cose possano andare meglio anche per lui".