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ESCLUSIVA – Sconcerti: “Milan troppo Ibra-dipendente. Sorpreso da Maldini”

Mario Sconcerti

La redazione de "IlMilanista.it" ha intervista Mario Sconcerti, grande firma de "Il Corriere della Sera"

Redazione Il Milanista

ESCLUSIVA - Sconcerti: "Milan troppo Ibra-dipendente. Sorpreso da Maldini"

Di Luca Spigarelli

MILANO -  La redazione de "IlMilanista.it" ha intervistato, in esclusiva, una delle grandi firme del giornalismo italiano: Mario Sconcerti. Tanti gli argomenti affrontati dal Covid al mercato passando per la rumorosa cessione di Federico Chiesa e la Nazionale. Ecco le sue parole:

CHE CAMPIONATO SI ASPETTA CON LA PRESENZA DEL COVID ? - "Non credo che lo sappia nessuno: siamo in un momento di vacanza dalle regole. Il protocollo di giungo è stato dichiarato dallo stesso Ricciardi, ovvero il capo del Comitato Tecnico Scientifico, non più adatto alla situazione e un nuovo protocollo ancora non c'è. Viviamo in un momento in cui si va e si recita a soggetto. Faccio un esempio: se l'Inter a cui mancano 5 giocatori sabato decidesse di non giocare il derby, credo che nessuno potrebbe dire niente: non potrebbero esserci sanzioni visto che non ci sono state nemmeno per il Napoli. O così anche per il Genoa quando dovrà tornare a giocare. E non credo che avrà più di sei-sette giocatori disponibili dei diciassette attualmente positivi. Fossi il Genoa non andrei a giocare e voglio vedere che mi fanno. Servono nuove regole che limitino soprattutto il calcio al chiuso: il covo del virus è nello spogliatoio perché è caldo, umido e con decine di persone in poco spazio. In campo aperto non fa male".

SETTIMANA PROSSIMA CI SARÀ IL DERBY DI MILANO NONOSTANTE I MOLTI CONTAGI. CI SARÀ COMUNQUE LO SPETTACOLO IN CAMPO ? - "Se ti manca tutta la difesa come all'Inter può darsi. Ho visto i nerazzurri con la difesa di riserve contro la Fiorentina ballare molto. Ma siamo sicuri che la partita si giocherà? Come si fa ad essere sicuri che la partita si svolgerà. E' come dicevo prima: se una delle due squadre decidesse di non giocare nessuno potrà dire niente. È così per tutto il resto del calcio. Magari poi giocheranno, ma ipotizzando che la partita si svolgerà è chiaro che le mancanze di giocatori incidono, spesso, sulla partita".

COME VEDE IL MILAN DI PIOLI ? - "Vedo una squadra molto organizzata con qualità media-alta. La squadra è cresciuta anche di personalità. Sono rimasto colpito dalla competenza dimostrata da Maldini in sede di mercato andando a prendere tutti giocatori buoni, forse non buonissimi, ma buoni. Alcuni come Hernandez. Bisogna dire che alcuni giocatori, ad esempio, come Calhanoglu, Kessié vengono dalla stagione tempestosa di Fassone. Adesso però il Milan mi sembra che dipenda troppo da Ibrahimovic. Quando dipendi troppo da un giocatore la cosa ha, indubbiamente dei vantaggi, soprattutto se il giocatore è uno come Ibrahimovic, però perdi troppo quando non ce l'hai".

IN UN SUO EDITORIALE SCRISSE CHE PER IL MILAN SAREBBE STATO MEGLIO KANTÉ RISPETTO A TONALI - "Io penso sempre al presente, il futuro non lo conosco e mi interessa relativamente. Una squadra va giudicata per quello che ha bisogno adesso. Al Milan un giocatore come Kanté sarebbe stato una perla, perché oltre a portare oltre che qualità tecnica avrebbe portato esperienza e grinta: sarebbe stato certamente più utile di Tonali in un anno o due. Poi certamente avere Tonali significa aver risolto un problema per 10 anni. La intendevo così, non era assolutamente uno sminuire l'ex Brescia. Dico il Milan in quel ruolo un giovane già lo aveva: Bennacer e va benissimo: come lui anche Tonali va aspettato e visto. Anche se mi sembra un giocatore nato".

QUALE POTREBBE ESSERE LA SORPRESA DI QUESTA SERIE A -"Non vedo molte che si sono rafforzate: vedo soltanto l'Inter. Il Milan ha solo aggiunto dei giocatori, ma è una squadra che viene da 20 punti sotto. Deve, prima di tutto, vedere se i giocatori che sono arrivati colmano questo tipo di deficit. L'Inter è tanta, anche se non so se sarà tanto un bene essere in tanti: però la capacità di ricambio dei nerazzurri tra le riserve è spaventosa. La Juventus ha cambiato molto ed è da vedere se si è rinforzata. I bianconeri, poi, sono sempre una squadra molto particolare: è estremamente legata a un giocatore (Cristiano Ronaldo, n.d.r). E' un po' il discorso di Ibrahimovic con il Milan. L'Atalanta è rimasta la stessa, la Roma ha cambiato molto poco, la Lazio niente. Si è rinforzato il Napoli: secondo me gli azzurri possono essere la sorpresa. L'arrivo di Bakayoko ha completato la squadra di Gattuso. Poi bisognerà vedere i 16/18 giocatori, ma negli undici il Napoli è diventato una squadra importante".

LE PIACE IL LAVORO DI COMMISSO E LA CESSIONE DI CHIESA - "Chiesa alla fin fine era stato ceduto l'anno scorso. Personalmente non faccio parte dei fiorentini che lo offendono o che lo piangono. Chiesa è stato un grande giocatore che è stato quattro anni alla Fiorentina e ha lasciato un bonus da 60 milioni. Credo che siamo pari. La Fiorentina, credo, che sia una squadra migliorata rispetto allo scorso anno e potrà fare un campionato molto più tranquillo ma, comunque, ha 7-8 squadre davanti ".

 FLORENCE, ITALY - OCTOBER 06: Federico Chiesa of Italy in action during a training session at Centro Tecnico Federale di Coverciano on October 6, 2020 in Florence, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

COSA NE PENSA DELLA NAZIONALE DI MANCINI ? - "Certamente ha lavorato bene. Ha restituito fiducia mettendo insieme risultati, che alla fine sono quello che contano. Però le partite reali di Mancini, secondo me, sono state tre o quattro. La più importante è quella con l'Olanda che abbiamo battuto molto bene. Già oggi in Polonia sarà una partita più vera. E' chiaro che adesso ci siamo guadagnati uno scalino in più, ma ancora non sappiamo cosa siamo con questo scalino. L'Italia, fin'ora, è stata brava perché ha imposto un gioco, ora bisogna vedere se crescendo il valore degli avversari la Nazionale è capace di imporre il proprio gioco e quel tipo di disinvoltura".