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Milan-Lazio, il meglio e il peggio: il Calha ritrovato e l’umanità del pistolero

Il meglio e il peggio di Milan-Lazio

Redazione Il Milanista

MILANO - Una vittoria dal sapor di Champions League, importante e forse definitiva. Come consueto, andiamo a vedere ora il meglio ed il peggio del match.

Milan-Lazio: il meglio

CALHANOGLU - Finalmente! Questo potrebbe essere il titolo di un ipotetico giornale. Il turco, Hakan Calhanoglu, ha rimesso in luce tutto il suo repertorio che sembrava perduto. L'arretramento sulla linea dei centrocampisti gli ha giovato, d'altronde non ha il fiato giusto per poter giocare largo di fascia e Gattuso sembra averlo finalmente capito. La svolta, poi, arriva quando l'allenatore lo avanza tra le linee come sottopunta di Piatek: lì il 10 ha mostrato classe, eleganza, tecnica, e capacità di potersi tenere stretto il Milan. La giocata su Bastos - che poi ha portato al rigore annullato dal Var - è una deliziosa fotografia della sua prestazione.

: Calhanoglu super!

Milan-Lazio: il peggio

PIATEK - Era ora, possiamo dirlo? Ci stavamo quasi spaventando che il numero 19 fosse una macchina artificiale creata a posta per fare gol a raffica - d'altronde Gattuso lo chiamò Robocop in una delle prime dichiarazioni su di lui - ed invece possiamo dire che... Piatek è umano. Come successo nell'ultimo match ha sofferto molto la pressione fisica di Acerbi e ne ha approfittato per uscire un po' dalla sua zona di appartenenza allargandosi per favorire i movimenti dei suoi avversai. Prestazione però, non esaltante, considerando anche che le uniche due occasioni che ha avuto le ha sprecate malamente.

: non il miglior Piatek